Carmi Lisetta
Genova, 1924
Autoritratto del 1963
Inventario
Numero inventario: F-P6417
Inventario settore: FP6417
Collocazione: Istituto Nazionale per la Grafica; Calcografia: collezioni fotografiche; Autori Contemporanei
Autore
Autore: Carmi Lisetta (Genova, 1924)
Soggetto
Identificazione soggetto: Carmi, Lisetta - Autoritratto
Titolo: Autoritratto del 1963
Motivazione titolo: dell'autore, dattiloscritto su foglio A4 attaccato sul verso del supporto primario
Fondo: Fondo Agorà
Oggetto
Oggetto: positivo
Provenienza: Libro-galleria Agorà
Cronologia
Datazione: 1994 post ante (seconda metà XX)
Dati tecnici
Misure: supporto primario; mm 414 x 240
Tecnica: stampa a sviluppo cromogeno/ carta; C; carta politenata; carta politenata; carta politenata; carta politenata
Stato di conservazione: buono
Iscrizioni
Iscrizioni: su foglio A4 attaccato sul verso del supporto primario: LISETTA CARMI, Autoritratto del 1963./ Vorrei spiegare che questo autoritratto mi/ ritrae in un momento particolarmente difficile/ e sofferto della mia vita. Avevo lasciato la/ musica e il mio lavoro di concertista di pia-/ noforte per dedicarmi al lavoro di fotografa/ e fotoreporter: lavoravo tantissimo fra mille/ difficoltà e cercavo me stessa in questo nuo-/ vo contatto con la realtà./ Ricordo perfettamente quando e come mi feci/ questo autoritratto, ricordo il desiderio che/ avevo di vedermi come io mi sentivo interior-/ mente: infatti mi riconobbi in questa immagine/ valida per allora ma che certamente oggi non/ mi rispecchia più./ Oggi sono felice, lavoro a Cisternino in que-/ sto meraviglioso ashram di Babaji dove cerchia-/ mo di far scendere la luce divina sulla terra/ per tutti. Vi mando questo autoritratto che mi/ piace ancora, oggi non avrei nè il desiderio né/ la necessità di “vedermi” perché mi “sento”./ In verità semplicità amore, (documentaria; dattiloscritta)
Editori/stampatori
Editore/stampatore: Libro-galleria Agorà. Torino - Via Santa Croce, 0/E (1979/ 2007)
Osservazioni
Osservazioni: Quest’autoritratto testimonia il cruciale momento di passaggio che Lisetta Carmi visse dalla ‘prima vita’ da concertista alla ‘seconda’ da fotografa (che durerà un ventennio, fino all’incontro con il maestro indiano Babaji Mahavatar). Nel pieno dei disordini che scoppiano nei primi anni Sessanta anche a Genova, come in tutta Italia, in coincidenza della svolta a destra del governo Tambroni, la Carmi si vede negata dal maestro Alfredo They la possibilità di scendere in piazza per il rischio di incidenti e danni irreparabili alle mani: l’urgenza di partecipazione e il rifiuto della chiusura in un ruolo le impone l’abbandono della musica. Poco dopo segue in Puglia l’amico etnomusicologo Leo Levi, diretto nel meridione per studiare i canti di una comunità ebraica, e, comprata un’Agfa Silet, si accompagna a questa nella visita delle catacombe ebraiche di San Nicandro, Rodi Garganico e Venosa. Gli apprezzamenti che ne ebbe la spinsero alla decisione di dedicarsi alla fotografia, esordendo nella sua nuova attività come fotografa di scena al Teatro Duse di Genova. Questa stampa, ricevuta dai galleristi di Agorà per il progetto di mostra, non più realizzata, dedicata a una serie di autoritratti di diversi fotografi ("Autoritratto") - progetto testimoniato nel fondo, attualmente all'ING, da varie fotografie di importanti autori italiani -, è stata probabilmente realizzata in vista di questa mostra, e proprio nel 1994, come indicato nella data apposta dall'autrice sul foglio allegato con il testo sopra riportato (vedi Iscrizioni).
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Provenienza: compravendita; Spitaleri Rosalba e Boveri Bruno; 2008
Bibliografia
- Chiti G. (a cura di), f. p.12, 2005