L’esemplare riporta uno degli emissari più noti del mondo romano, quello del lago di Abano. Gli emissari risultano tra le opere ingegneristiche romane più interessanti, costruite per impedire l’eccessiva risalita delle acque e quello in questione si situa lungo la riva occidentale del lago. Si tratta di un lungo cunicolo sotterraneo scavato nella roccia e databile tra il 398 e il 396 a.C. La fotografia documenta la struttura d’ingresso all’emissario che è posta in primo piano davanti alla figura seduta.
La ripresa, caratterizzata dall’uomo in fondo che ci consente di percepire le reali dimensioni del cunicolo, risulta lievemente spostata a sinistra. (Somma, 2023).
Il negativo fa parte del Fondo Vasari, frutto dell’attività dello studio fotografico romano Vasari entrato a far parte delle collezioni dell’istituto agli inizi degli anni Ottanta del Novecento. Il fondo Vasari si compone di negativi di vario formato, realizzati al collodio e alla gelatina bromuro d’argento; di stereoscopie, cartoline, e un album fotografico di 381 stampe. Tutti questi materiali sono ordinati secondo il numero del catalogo Vasari in forma di campionario di vendita (Somma, 2023)
L’interesse principale della produzione fotografica dei Vasari era rivolto alle vedute urbane di Roma e delle principali città e località artistiche meta del Gran Tour in Italia per aprirsi alle esigenze di viaggiatori e studiosi. Per tale motivazione le fotografie dei Vasari rappresentano una precisa documentazione di molte delle emergenze monumentali dell’Appia riprese sia all’interno degli edifici, sia nel paesaggio con l’antico tracciato viario romano.
Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.
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