Boguet Nicolas Didier
Chantilly-Oise, 1755 - Roma, 1839
Gruppo di alberi lungo la Via Appia verso Albano
Inventario
Numero inventario: D-FN5698
Numero precedente: FN11469R; FN5698
Collocazione: COLLEZIONISTA PRIVATO; Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Nazionale; volume; D
Autori
Autore: Boguet Nicolas Didier (1755/ 1839)
Soggetto
Identificazione: Gruppo di alberi lungo la Via Appia verso Albano
Fondo: Fondo BoguetOggetto
Definizione: disegno
Cronologia
Datazione: 1783-1839 (Sec. XVIII - XIX)
Iscrizioni
Iscrizioni: In basso a destra, sul foglio di supporto: «F.N. 5698 / 11469 - 148»
Dati tecnici
Misure: mm. 620 x 950
Materia e tecnica: biacca/inchiostro acquarellato bruno/matita
Osservazioni:
Osservazioni: Nicolas Didier Boguet è uno dei pittori paesaggisti francesi che sulla scorta dell’esperienza di Claude Lorrain, rinnova-a cavallo tra Sette e Ottocento-il proficuo e particolare rapporto degli artisti stranieri con la campgna romana. I viaggiatori che dipingevano nel suggestivo scenario della Via Appia cercavano, al pari del Boguet e secondo un
topos oramai consolidato grazie al Grand Tour, una natura primigenia un’intensa e cristallina luce e una popolarità arcaica degli abitanti: caratteri che resero questi centri una delle mete più ambite per la pittura
en plan air. Dalle numerose opere qui realizzate risulta evidente come la zona di Albano abbia fatto presa sull’immaginario sette e ottocentesco costituendo, per il viaggiatore
grandtourista europeo, un richiamo profondo.
Boguet rappresenta autorevolemente il folto gruppo dei paesaggisti oramai pienamente "romani", rimanendo fortemente “abbagliato dalla pioggia di luce “ che illuminava i colli intorno alla
Regina Viarum (Fratarcangeli, 2012). Il francese era giunto a Roma nel 1783, eleggendo la città a sua patria d’adozione sino alla morte, divenendo un punto di riferimento per i paesaggisti europei. Le vedute romane dell’artista erano infatti molto richieste dai viaggiatori stranieri in quanto portatrici di un nuovo e immediato approccio con la natura, frutto di una sensibilità atmosferica che anticipa gli esiti del vedutismo di fine Ottocento. L’evoluzione dell’opera di Boguet nel suo lungo soggiorno in Italia risulta densamente articolata tanto da restare aperta, nei primi anni, “ad una pluralità di stimoli che provengono dalle molte sfaccettature del paesaggismo e del vedutismo italiano e italianizzante” (Fusconi, 1984). Così, mentre il francese arriva ad accostarsi-dapprima in alcuni dipinti ad olio- al "naturalismo ottocentesco" mostra al contempo, in diversi disegni, una sensibilità di carattere neoclassico, con riferimenti al gusto piranesiano. Resta di fondo una sensibilità che seppur mantiene il Boguet all’iterno della corrente neoclassica più legata al classicismo seicentesco lo avvicina a una sensibilità e un gusto pienamente romantici.
Ne è testimonianza questo disegno realizzato lungo il tratto di Via Appia che da Roma conduce al Albano, luogo nel quale l’artista aveva acquistato un casolare negli anni Venti per restare immerso nella suggestiva atmosfera dei colli romani. Il raffinato disegno a matita, secondo una prassi consolidata dell’artista, è arricchito dall’uso dell’acquerello e da rialzamenti con biacca. La composizione riflette il graduale affinamento delle capacità luministiche e naturalistiche di Boguet, nel peridodo in cui il francese va affrancandosi dall’impostazione compositiva del paesaggio ideale.
L’attività grafica di Boguet ricopre una cospicua sezione del corpus esistente, assorbendo le istanze creative di buona parte del soggiorno romano, i disegni del Boguet potevano essere finalizzati all’esecuzione di dipinti-elaborati o derivati direttamente dalla composizione grafica-oppure, in molti casi nella produzione matura, costituivano opere in sé compiute, dotate di un autonomo valore espressivo. La grande maggioranza di questa grande produzione fu venduta (in forma unitaria, secondo la volontà del figlio) al Gabinetto Nazionale delle Stampe tra il 1909 ed il 1910, costituendo una importantissima risorsa per lo studio del paesaggio romano. Tra i numerosi, il confronto con un disegno realizzato lungo il tratto tra Albano e Castel Gandolfo (
D-FN5711) risulta quanto mai importante per stabilire una datazione tarda o quantomeno ravvisabile oltre il primo decennio del XIX secolo.
Conservazione
Stato di conservazione: buono
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Proprieta' Stato; Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto; Istituto Nazionale per la Grafica; 1909
Bibliografia
- Aubrun M., Nicolas-Didier Boguet (1755-1839) un emule du Lorrain, in "Gazette des Beaux-Arts", LXXXIII, 1974, p. 326
- Chiarini M., Il paesaggio secondo natura: JacobPhilipp Hackert e la sua cerchia. Catalogo della mostra (Roma 14luglio-30 settembre 1994), Roma 1994
- De Rosa P.A., Trastulli P.E., La Campagna Romana da Hackert a Balla. Catalogo della mostra (Roma, Museo del Corso, 22 novembre-24 febbraio 2001)
- Fusconi G., Rizzardi G.,I paesaggi di Nicolas-Didier Boguet e i luoghi tibulliani dalle collezioni del Gabinetto Nazionale delle Stampe. Catalogo della mostra (Roma, Villa Farnesina, 13 maggio - 13 giugno 1984)
- Hornsby C., Nicolas-Didier Boguet (1755-1839): landscapes of suburban Rome. Disegni dei contorni di Roma, Chiaraviglio S. (trad.), Artemide, 2002
- Rossignani C., Nomenclature des dessins du livre , A, B, C, D (manoscritto), d-75 bibl.G.N.S. F.N. 142
- Salvagni I., Fratarcangeli M., Nei Colli Albani e Prenestini al tempo del Grand Tour. Catalogo della mostra (Albano,Frascati et al. 21 gennaio-25 marzo 2012), Roma, 2012
- Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento, catalogo della mostra (Roma, Istituto centrale per la grafica, 20 settembre 2023 - 7 gennaio 2024), a cura di Gabriella Bocconi, Roma, 2023.