Piranesi Giovanni Battista
Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
Elevazione ortografica della Porta Dorica del tempio d'Ercole nella città di Cora
Inventario
Numero inventario: M-1400_416
Inventario storico di categoria: 1400/416
Nuovo inventario di categoria: 11002
Stampa corrispondente: S-CL2406_19078IVS2: CL17637
Collocazione: Calcoteca
Autori
Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Soggetto
Titolo proprio: Elevazione ortografica della Porta Dorica del tempio d'Ercole nella città di Cora
Serie: Antichità di CoraDenominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)Oggetto
Definizione: matrice incisa
Cronologia
Datazione: 1763 (Sec. XVIII)
Dati tecnici
Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 410 x 283; spess. 1,6-2,3
Iscrizioni
Iscrizioni: In alto a destra:
Tav. IX.
Sull'architrave, in alto a sinistra:
416
Al centro:
Profilo della Porta / Pianta, o sia sezione orizontale del So= / pralimitare per dimostrarne la modana= / tura nel luogo accennato co' due G
Sotto:
Elevazione / ortografica della / Porta Dorica del tempio / d'Ercole / nella città di Cora.
In basso a destra:
Piranesi F. Osservazioni:
Osservazioni: L'ultima parte dell'introduzione alle tavole è dedicata alla porta dorica del tempio di cui disegna l'elevazione ortografica con al centro il profilo per evidenziarne le modanature. Piranesi spiega come gli stipiti della porta siano costruiti nella stessa pietra del muro della cella e siano rastremati verso l'alto, secondo quanto scrive Vitruvio sull'architettura dorica. Questa soluzione prevedeva un architrave più ristretto, qui decorato da una cornice con motivi propri dello stile dorico e ionico, sempre alla maniera greca. Cita poi a esempio di come questa modalità sia stata poi ripresa dai Romani, la porta del tempio della Sibilla a Tivoli, e invita a vedere le “Tavole di quel tempio da me date in luce con le vedute di Roma”. Continua quindi in questo testo introduttivo l'autocitazione di Piranesi che sembra rivelare un nuovo modo di articolare la spiegazione alle tavole, perché oltre alle citazioni delle fonti antiche fa riferimento ad autori contemporanei come il marchese Galliani che nel 1758 aveva pubblicato la traduzione di Vitruvio, ma soprattutto per il fatto che cita se stesso e quanto aveva già dimostrato nelle sue opere.
Affronta poi il problema della scritta presente nell'architrave, e sembra non avere incertezze per la trascrizione e quindi lettura, come invece era accaduto nelle fonti coeve e nel Volpi, verso il quale riprende la polemica per la datazione del tempio (cat. 66). Diversa lettura è stata data nel secolo scorso dagli studiosi alla prima parola che Piranesi riporta come MANLIUS (Spadea in Speciale 1979, p. 134), il riferimento è ai duumviri M. Manilio e L. Turpilio che, su mandato del Senato di Cora, fecero costruire il tempio.
Probabilmente l'iscrizione deve aver creato incertezze anche per Piranesi perché da un'attenta lettura della lastra, e dal confronto con gli esemplari consultati, sono emerse diverse correzioni: nell'esemplare conservato al Getty Museum la scritta ha le ombreggiature mentre poi sulla matrice è avvenuta una cancellazione e riscrittura senza ombreggiature. Altra variazione, in alto a sinistra sulla lastra, l'aggiunta della misura: 1.9 e subito sotto alla cornice: 7½; ancora più sotto si vede la correzione del tracciato delle linee che è presente negli esemplari Corsini e della Biblioteca Nazionale di Madrid.
Sul lato opposto, a destra, si rileva un ribassamento delle ombre della cornice, e la lettera G ha una grafia diversa rispetto all'esemplare del Getty Museum. L'analisi generale della matrice conferma comunque che non si tratta di una replica. Molto probabilmente si tratta di un controllo dei dati delle misure durante l'incisione della tavola nella bottega di Strada Felice.Bibliografia
- Petrucci, 1953, p. 266, n. 416, tav. 9
- Focillon, 1967, p. 319, n. 549
- Wilton-Ely, 1994, p. 741, n. 683
- Ficacci, 2000, 485, n. 602.
- MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
Compilazione
Compilatore: Ginevra Mariani