Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Sepolcro di Metella detto Capo di Bove

Inventario

Numero inventario: M-1400_374d
Inventario storico di categoria: 1400/374d
Nuovo inventario di categoria: 10935
Stampa corrispondente: S-BFN1321-3966_29, S-CL2402_19020
IVS2: CL54411_14135
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Identificazione: Veduta della Tomba di Cecilia Metella
Titolo proprio: Sepolcro di Metella detto Capo di Bove
Serie: Alcune vedute di archi trionfali, ed altri monumenti inalzati da Romani...
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1743-1748 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: acquaforte su rame con ritocchi a bulino
Misure: mm 138 x 275; spess. 1,1-1,4

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 374.d.; a destra: Tav. 22; sulla sinistra a metà dell'inciso: sepolcro di/ metela detto/ capo di bove/ piranesi. f/ Piranesi f.

Osservazioni:

Osservazioni: A partire dai modelli messi a punto ne Le antichità romane, l'approccio grafico piranesiano-in questo momento caratterizzato da una progressiva maturazione delle capacità espressive e tecniche-coinvolge anche i monumenti della Via Appia. Tra questi speciale menzione merita la sezione dei sepolcri, coinvolti in quelli anni da nuovi studi e rinnovato interesse antiquario. Tra questi il Sepolcro di Cecilia Metella rappresenta uno degli esempi di maggiore interesse della Regina Viarum. Piranesi dedica infatti diverse incisioni alla documentazione del monumento e delle tecniche costruttive che ne stanno alla base. Se nel terzo volume dell'opera (1750-1756) l'incisore dedica una tavola a una parte della facciata del sepolcro (caratterizzato dall'immediata visibilità del fregio con testa di buoi da cui il monumento prese volgarmente il nome S-CL2395_18750) nell'incisione Modo, col quale furono alzati i grossi Travertini l'autore dedica un importante saggio costruttivo sulle modalità edificatorie del sepolcro ( S-CL2395_18753).
In questo esemplare la matrice in rame, da cui è tratta l'acquaforte della stampa corrispondente, si caratterizza per i ritocchi a bulino. 

Bibliografia

  • Petrucci CA., Raccolta Piranesi, Roma, 1953, n. 1400/374d, p. 263  
  • Focillon H., G.B. Piranesi, Alfa,Bologna, 1967, n. 62, p. 289
  • Wilton-Ely, Giovanni Battista Piranesi. The complete etchings, AlanWofsy, San Francisco, 1994, n. 124, p.166
  • Ficacci L., Piranesi. Antichità Romane. Vedute di Roma. Catalogo della mostra (Milano, Fondazione Antonio Mazzotta, 11 giugno - 10 settembre 2000), Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano, 2000, n. 95, p. 117
  • Misiti M. C., Scaloni G.,Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022,  
  • Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento, catalogo della mostra (Roma, Istituto centrale per la grafica, 20 settembre 2023 - 7 gennaio 2024), a cura di Gabriella Bocconi, Roma, 2023.

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Fonti e documenti di riferimento

Documentazione fotografica: Documentazione allegata
Immagine: 3031876
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