1746-1756 (Sec. XVIII)
Osservazioni:
Osservazioni: Ai piedi del
Tabularium sono i resti del tempio di Vespasiano e Tito, confuso all’epoca di Piranesi e fino al XIX secolo con un tempio di Giove Tonante citato da Svetonio e da Plinio il Vecchio. L’edificio fu completato da Domiziano per il padre Vespasiano e il fratello Tito divinizzati; restano tre colonne corinzie all’angolo del pronao, con un tratto dell’architrave decorato con strumenti sacrificali e recante parte dell’iscrizione, mentre altri elementi della trabeazione sono conservati nel
Tabularium.
I resti del tempio, fino al XIX secolo interrati per due terzi nel piano del Campo Vaccino, sono stati raffigurati da Piranesi anche nella raccolta
Alcune vedute di archi trionfali (Mariani 2010, cat. 50) dove compare, sullo sfondo, il vicino tempio della Concordia, e in una
Veduta del Tempio di Giove Tonante in
Vedute di Roma (
M-1400_763) del 1756 (Hind 922, p. 36), in cui particolare attenzione è data alla lavorazione dei capitelli corinzi e della trabeazione decorata. La nostra veduta, invece, è replicata -con l’eccezione dell’albero sulla sinistra della stampa- in un dipinto di dimensioni maggiori, ma non dissimile per formato, di Jean Barbault (Parigi, collezione privata;
Jean Barbault 2010): ignorando le date di esecuzione delle due vedute, non è possibile stabilire un rapporto di precedenza, ma è noto che il pittore francese fu in contatto con Piranesi fin dai primi anni romani, quando collaborò alla seconda edizione di
Varie vedute di Roma antica e moderna (Amidei, 1748), e che anni dopo, quando era stato espulso dall’Accademia di Francia e si trovava in difficoltà economiche, l’antico compagno di gavetta gli procurò del lavoro nella preparazione di una serie di tavole delle
Antichità Romane del II e del III Tomo. L’esame della matrice non rivela particolari tecnici significativi nella consueta lavorazione ad acquaforte con pochi ritocchi a bulino in corrispondenza dei rami dell’albero sulla sinistra; un leggero avvallamento della matrice in alto a sinistra non comporta effetti sulla resa in stampa.