Piranesi Francesco

Roma, 1758 - Parigi, 1810

Pianta delle fabbriche esistenti nella Villa Adriana, con dedica a S. M. Stanislao Augusto Re di Polonia, in sei tavole riunibili, con indici riportati. TAV. I

Inventario

Numero inventario: S-CL2422_19794
Inventario matrice: M-1400_1026a, M-1400_1026b
Collocazione: Calcografia; FONDO PIRANESI; volume 23PIR

Autori

Incisore: Piranesi Francesco (1758/ 1810)
Disegnatore: Piranesi Francesco (1758/ 1810)

Soggetto

Titolo proprio: Pianta delle fabbriche esistenti nella Villa Adriana, con dedica a S. M. Stanislao Augusto Re di Polonia, in sei tavole riunibili, con indici riportati. TAV. I (bibliografia)
Serie: Soggetti diversi e prospettive delle piazze di Padova
Fondo: Fondo Piranesi

Cronologia

Datazione: 1838

Dati tecnici

Misure: misure complessive: mm. 816X526
Misure foglio: misure complessive: mm. 942X760
Materia e tecnica: acquaforte
Stato di conservazione: discreto (foxing, pieghe)

Iscrizioni

Iscrizioni: In basso dentro l'immagine: ALLA.MAESTÀ.DI.STANISLAO.AVGVSTO.RE.DI.POLONIA PROMOTORE.LIBERALISSIMO.DELLE.BELLE.ARTI FRANCESCO.PIRANESI.ARCHITETTO.ROMANO VMILIA.E.CONSAGRA
In basso da sinistra: Indice delle Fabbriche Ippodromo, ovvero luogo, di addestrar Cavalli, posto nella parte più depressa delle Fabbriche esistenti; che appartiene al Conte Centini erede del Conte Fede.
1. Ingressi nel medesimo.
2. Stalle rovinate, che servivano di sostruzione al Poggio superiore, al paro del quale era un'altro ordine di Fabbrica per uso, e commodo de Cavallarizzi, Garzoni, ed altrezzi di Scuderia.
3. Poggio superiore all'Ippodromo.
4. Sostruzione del medesimo sulla Strada antica.
5. Magazzeni per Orzo, Fieno, e Paglia,
6. Edifizio rotondo con quattro ingressi, investito da Nicchioni.
7. Muro di sostruzione al Poggio più alto Lettera A.
Bisogna avvertire, che l'Incisione più forte in tutta la Piantaindica i Muri esistenti, e quei scoperti nei diversi scavi: e la leggiera ciò che si è raccolto da frammenti de' Muri, in corrispondenza del totale degli Edifici. L'Incisione pontinata indica i Corridori sotterranei che passano sotto le Fabbriche.

Naumachia, o Stagno per esercitarvi sulle Navi di Mare; e per esibire i Mostri, e Pesci Marini.
8. Portico di fronte all'Ippodromo, che da l'ingresso alla Naumachia.
9. Adito ad una delle Scale B
10. Scale, che assendevano alla Loggia coperta dé Spettatori C.
11. Loggia coperta.
12. Gradi per i Sedili allo scoperto dé Spettatori, modernamente rinnovati in altra forma.
13. Vomitori, o Scalette né gradi sudetti.
14. Cordonate, che dal piano superiore scendevano nella Loggia coperta, e nel primo sedite dé Spettatori.
15. Luogo circondato dà Muri con Nicchie per ornamento della sostruzione.
16. Tempio di Nettuno soprastante alla Naumachia con due fronti.
17. Gradi del Tribunale del Tempio. Nel Sito di queste rovine sono sparvi framenti di Colonne, Architravi, e Fregj di Marmo scolpiti, con corse di Animali, e Mostri Marini guidati dà Genj. Qui presso esistevano i Capitelli con Delfini per Volute, che ora s'ammirano nel Museo Pontifio del Vaticano, e due dei Pilastri conserviamo nella nostra Galleria, quali ornamenti decoravano la Naumachia, ed il Temipio suddetto.

Teatro. Egli é in oggi diruto, già disegnato dal Ligorio, e dal Contini. Alcuni Muri di esso si scoprirono nell'Anno 1775 nella Vigna pertinente al Seminario Vescovile di Tivoli; ed altri esistono nel Fossicello segnato D.
1. Fronte della Scena.
2. Portici ai Lati del Proscenio.
3. Pulpito.
4. Orchestra.
5. Portici esteriori ai gradi.
6. Scalette, che conducono à Sedili de' Spettatori.
7. Vestiarj, e Spogliatori degli Attori.
8. Luoghi per le Macchine della Scena.
9. Scale, che salgono à detti Edifizi.
10. Sentiero moderno, che passa il Fosso.
Questo Teatro é all'uso Romano, imperocche é formato secondo i precetti di Vitruvio, con Pulpito basso, e amplo, a distinzione dell'altro, che viene in appresso, à il Timelio, o Pulpito alto, e stretto. Questo era tutto fabbricato sopra terra, sostenuto dalli Portici circolari descritti. L'altro parte era inazucito, nel Monte, restando la sua Orchestra nel piano più depresso del terreno, che lo circonda. I Gradi poi che erano sopraterra venivano sostenuti da contraforti, e quelli incavati nel Monte aveano un Corridore sotterraneo.

Palestra. Luogo dove si facevano esercizj per render robusto il Corpo, come la Lotta, il Salto, i giuochi del Disco, e de Cesti, ed altri. Sito che appartiene al Conte Centini.
1. Peristilio per lottare a scoperto con tre Portici semplici per commodo de' Spettatori, ed uno doppio per lottare a coperto.
2. Stanze per nudarsi, ungersi, e cretarsi i Lottatori, Saltatori, ed altri, che si esercitavano nel Ginnasio.
3. Scale, che ascendevano a piani superiori
4. Sisto di due piani, il superiore con portici doppi in oggi diruti.
5. Portici, che circondano per due lati il primo piano del Sisto, e sostenevano le passeggiate scoperte.
6. Corridori sotterranei, che servivano di sostruzione al sopraposto portico del Sisto. In uno di essi segnato E scorre l'Acqua, la quale fa mostra alla Fontana nel sito F. detta ora di Palazzo.
7. Corpo di Fabbriche per diversi usi degli Atleti, con Portici interni doppi, e Portico esterno, che sostenevano l'Area di un Peristilio superiore.
8. Forma dell'Acqua, che si ripartiva ne Lavatori, o Bagni di quei che si esercitavano nella Palestra.
9. Essedre quadrale, o Sale nobili, che erano ornate di Marmi, e Stucchi.
10. Stanze contigue a dette Sale, con Volte già ornate di Stucchi, e Pitture, come si osservano ne' luoghi G. e H.
11. Adito di communicazione alle Sale suddette, con Volta a finissimi Stucchi, come si vede ne' frammenti II.
12. Galleria, o Tablino ornato già di Statue, come da Nicchie esistenti. Nella Tribuna di mezzo quadro eravi collocata una Statua sedente, congetturandosi dal Piedestallo di Marmo greco, che ivi si osserva.
Conviene qui notare, che le Fabbriche di uso commune, come sono le indicate dell'Ippodromo, Naumachia, Teatro, Palestra, e Castro sono nella parte più bassa; all'incontro le seguenti del Ninfeo, Pisianatteo, Stadio, Vestibulo, Terme, e Canopo sono in piano medio. Per regolamento de piani, o Aree delle medesime, parte sono introdotte nel cavo del Monte, come lo Stadio, le Terme, ed il Canopo, e parte con carichi di Terra, come il piano del Pisianatteo, verso la Valle, e i Giardini; Questi cavi hanno somministrato la materia per le Fabbriche composte per la maggior parte di Tufi di colore leonato, uniti alli corsi de' Mattoni fraposti nella formazione delle Pareti.

Ninfeo, ovvero luogo delizioso di Fontane, ora si possiede dal Conte sudetto.
1. Sostruzione del Poggio superiore ornata di Nicchie quadrate, ed intonacate di pomici, e tartari dipinti.
2. Continuazione della medesima con Nicchie semicircolare.
3. Cavea con fondo semicircolare, e Nicchie per Fontane ornate di pomici, e tartari dipinti d'azzuro, e verde; la quale serviva di prospetto ad un Viale.
4. Opposta sostruzione del Poggio, con Nicchie semicircolare per Fontane surrilmente ornate
5. Sostruzioni irregolari, che reggono un angolo del Poggio.
6. Tempio rotondo d'ordine Dorico, come da frammenti sparvi nel Poggio si riconosce: occupa il mezzo per far mostra ai varj aspetti del Ninfeo, e dedicato era alle Ninfe presidenti delle Acque.
7. Scala del Tribunale del Tempio.
8. Recinto semicircolare del Tempio, con varie aperture.
9. Podj al piano del Poggio per riguardare le sottoposte Fontane del Ninfeo.
10. Corpo di Edifizio nobile a diversi piani per trattenersi presso il Ninfeo.
11. Stanza con volta ornata di finissimi stucchi, e grotteschi con fondo dipinto.
12. Scala che ascendeva ai diversi piani di detto Edifizio.
13. Portico che l'adornava.
14. Albergo con Portico per uso dé Castellarj, o Fontanieri del Ninfeo.
15. Adito di communicazione a diverse parti delle Fabbriche.
16. Conicoli per uso del Ninfeo.
Nel sito indicato nella Pianta con nome di Pantanello, presso l'Ippodromo, era luogo ove scolavano vicine sorgenti, e le Acque piovane. Quivi Mon. Hamilton Pittore Inglese tentò una cava, col dar esito alle Acque per mezzo di una Forma, e vi rinvenne nel fondo di esso un prodigioso numero di frammenti di Statue, frà Teste, Mani, Redi, Vasi, Conclelabri, Animali, Bassirilievi di ottima Sculttura, Colonne di Giallo antico, e di Alabastro, ed altri Marimi mischi, ne' tenendo conto dé Capitelli, Basi, Cornici, e Fregj intagliati, e rocchi di Colonne di Marmo ordnario, che rilassò nello stesso fondo. Questo ammasso di frammenti si pretende adunato per dispreggio di Religione, e per barbarie d'ignoranza, che pose in rovina la moltiplice quantità degli adornamenti, che avevano le Fabbriche della Villa, credendo in tal modo restassero distrutte, ed annullate per sempre.
Dedica: Francesco Piranesi (dedicante), Stanislao Augusto Re di Polonia (dedicatario)
Stemmi, emblemi, marchi: Sotto la dedica: monete di Stanislao Augusto Re di Polonia

Editori/Stampatori

Editore: Firmin Didot Frères (attivi Parigi 1827-1829/ post 1837)

Osservazioni:

Osservazioni: La stampa si compone di due matrici, una per la parte grafica e l'altra per la parte didascalica. Si tratta della prima tavola di sei, le quali raffigurano le diverse fabbriche di Villa Adriana a Tivoli che disegnò e incise Francesco Piranesi nel 1781, come lo si legge nella didascalia della stampa S-CL2422_19799 (tav. VI) nell'Avvertimento al Lettore.  Altri esemplari: Biblioteca generale dell'Università di Tokyo , British Museum di Londra , MET Museum di New York , Biblioteca dell'Università di Ghent .

Bibliografia

  • LE BLANC C., MANUEL DE L'AMATEUR D'ESTAMPES, 6, V. 2 p. 207, 1854-59
  • C.A. Petrucci, CATALOGO GENERALE DELLE STAMPE TRATTE DAI RAMI INCISI POSSEDUTI DALLA CALCOGRAFIA NAZIONALE, 1026, p. 301, tav. 15, 1953.
  • WILTON ELY, Piranesi. The Complete Etchings, p.1098, 1994.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Fonti e documenti di riferimento

Immagine: 24586
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