Stylobata Columnae cochliodis Imp. Caes. M. Aurelii Antonini Pii
mm 194 x 294; spess. 1,5-1,8
Osservazioni:
Osservazioni: La stampa di questa vignetta nelle prime edizioni de
Il Campo Marzio (BAV, Cicognara; ASL), era collocata sull'ultima pagina (p. 69) del testo tipografico in italiano che precedeva la sequenza delle tavole. Nelle edizioni successive (Corsini; BAV, Stampe V; ICG, Piranesi, tomo X), questa incisione sostituirà la tavola XLVII dell'edizione originale dal titolo
Ichnographia operis, quod Palladius Architectus delineavit… (cfr. cat. 118). Già nel fondo Ashby della Biblioteca Apostolica Vaticana la tavola dell'
Ichnographia non compare, ed è sostituita da questa vignetta.
Per un
excursus sui vari approcci di Piranesi al soggetto della Colonna Antonina, dalle
Antichità Romane alle
Vedute di Roma, all'edizione sulle colonne coclidi (cfr. Scaloni in Mariani, 2014, cat. 19). Interessante ai fini del commento di questa tavola è l'incisione presentata da Piranesi nell'edizione accresciuta del
Trofeo o sia Magnifica Colonna Coclide di marmo..., 1774-1779 circa, tav. 23 (
M-1400_653a), in cui l'autore illustra le tre fasi della storia subita dal monumento: la colonna in origine; al tempo di Sisto V prima dei restauri; e all'epoca di Piranesi. Nella vignetta in questione la colonna appartiene iconograficamente al secondo stadio della sua storia, cioè precedente agli interventi del pontefice marchigiano della fine del Cinquecento, come riferiva “Cavalerio”, fonte di Piranesi. L'artista veneto precisa nel testo tipografico dell'opera che questa incisione è la “copia” del disegno di Giovanni Battista De' Cavalieri, notando anche che quest'ultimo si discostava comunque dal piedistallo descritto da Bernardo Gamucci, altro testimone cinquecentesco (De' Cavalieri,
Antiquarum statuarum Urbis Romae, 1585-94;
M-1341_1-
M-1400_133; Gamucci,
Libri quattro dell'antichità della città di Roma raccolte sotto brevità da diversi antichi e moderni scrittori …, Venezia, 1565, III, p. 154).
Si riscontrano sulla piccola matrice i dettagli tecnico-stilistici piranesiani, soprattutto nelle figure, nondimeno nel rocchio di colonna strigilata in basso al centro, e nei due mirabili scorci sui palazzi e chiese del contesto urbano circostante la piazza con la colonna, sistemati a chiudere la composizione sui margini destro e sinistro in basso. Profondi interventi a tecnica diretta sono presenti soprattutto sui blocchi di marmo sopra il bassorilievo, linee verticali dall'andamento ondulato e parallele tra loro, ben evidenti anche in stampa, a determinare un triangolo d'ombra.