1762 (Sec. XVIII)
mm 31 x 361; spess. 1,8-2,0
.
Sul verso della matrice: edificio in prospettiva d'angolo; profilo di trabeazione con dentelli; profilo di urna.
Osservazioni:
Osservazioni: Vedi matrice
M-1400_441b_bis.
La Regione Regola (
Regio IX Circus Flaminius), oggi nota come rione Regola, era la decima regione nella suddivisione di Roma in 14 regioni voluta da Augusto; occupava la parte meridionale del Campo Marzio racchiusa tra l'ansa del Tevere e la via Lata a est, dove sorgeva anche il Circo Flaminio (cfr. cat. 116). Delle sostruzioni del Teatro di Balbo Piranesi dice che al suo tempo si poteva vedere un cumulo di rovine “in un'osteria sotto il Palazzo dei Cenci in riva al Tevere” (
Indice delle rovine … della Tavola III, n. 61). Nella rappresentazione delle sostruzioni e dei ruderi del teatro che qui propone, oltre al cumulo di rovine, viene messo in evidenza il dato archeologico assoluto, certamente spogliato degli accrescimenti moderni intorno al monumento.
Con i suoi 90 metri di diametro il teatro era il più piccolo dei tre teatri del Campo Marzio (preceduto da quello di Marcello e di Pompeo). Fatto costruire dal console L. Cornelio Balbo, fu dedicato nel 13 a.C.. L'indicazione di Piranesi che colloca il teatro in corrispondenza del palazzo dei Cenci, e quindi del Monte dei Cenci, fu ritenuta corretta fino al 1960 quando l'archeologo Guglielmo Gatti dimostrò che l'ubicazione esatta doveva essere sotto l'attuale Palazzo Paganica, nelle cui cantine si conservano alcuni resti, altri invece sotto il vicino Palazzo Caetani (cfr. Gatti, 1960).
Dei vicini teatri di Balbo e di Marcello Piranesi fornirà nell'ultima tavola del
Campo Marzio (Tab. XLVIII con le “Elevazioni”, cfr. catt. 149-151) una ricostruzione in assonometria (“proiezioni isometriche”, cfr. Pasquali, 2016), o “veduta ricostruttiva” (cfr. Marletta, 2016, pp. 85-99), che costituisce una delle novità rappresentative di quest'opera.
Le mani e la schiena della figura in basso a sinistra, l'albero sovrastante, il rocchio di colonna strigilato in primo piano, sono elementi stilistici ricorrenti nelle vedute piranesiane, trattati tecnicamente in maniera sempre analoga. Altro elemento tecnico-stilistico caratterizzante le figure di Piranesi dagli esordi a tutti gli anni Cinquanta è qui rappresentato dal particolare della gamba protesa in avanti del personaggio in basso a sinistra, delineata senza incroci a tratti paralleli incisi all'acquaforte, poi approfonditi a bulino. Nell'elaborato di questa matrice i ritocchi a bulino sono assai ridotti. Si evidenzia un'abrasione in didascalia sotto le parole
hodie tumulus dovuta a un errore del letterista.
Sul verso della matrice, tra le forme già identificate da Monferini (1967, p. 266, n. 459), si evidenzia ancora una volta il motivo tecnico di un'urna che richiama quelle di Villa Corsini nel Tomo II delle
Antichità Romane (Scaloni in Mariani, 2014, cat. 136). Tutte le figurazioni incise a puntasecca sono successive alla morsura del recto, e sono da ricondurre a esercitazioni di bottega (per le considerazioni su questo argomento cfr. cat. 114).