Osservazioni:

Osservazioni: L'immagine compara la struttura di copertura del tempio tuscanico con quella del tempio dorico, basandosi in quest'ultimo caso sulla descrizione vitruviana secondo cui in origine i correnti erano sporgenti e furono poi resecati per questioni estetiche (cfr. pp. 24-25; Vitruvio, De Architectura, IV, 2).
L'esecuzione della matrice mostra le stesse caratteristiche delle precedenti tavole in cui l'autore affronta l'analisi del tetto del tempio dorico (cfr. catt. 54-57; per un approfondimento cfr. cat. 54). L'analisi del rame non ha evidenziato particolarità significative, comprese le abrasioni che qui riguardano esclusivamente la correzione di singole lettere in corrispondenza delle didascalie.
Sul rovescio della lastra, come segnalato da Monferini (1967, p. 267, n. 956), si riscontrano sia semplici orditi di tipo meccanico e manuale sia studi per elementi architettonici, due dei quali resi in prospettiva. L'osservazione al microscopio di queste incisioni eseguite a secco ha permesso di identificare almeno uno dei soggetti qui raffigurati. Si tratta della base di pilastro incisa al centro della superficie metallica, il cui profilo appare simile a quello illustrato nella tavola XXII della serie Raccolta de' tempj antichi (1780) di Francesco Piranesi, relativa al primo ordine interno del Pantheon (M-1400_277).