Piranesi Giovanni Battista
Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
Veduta di uno de' fianchi della facciata del portico di Ottavia
Inventario
Numero inventario: M-1400_213
Inventario storico di categoria: 1400/213
Nuovo inventario di categoria: 10699
Stampa corrispondente: S-CL2396_18801IVS2: CL16244
Collocazione: Calcoteca
Autori
Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Soggetto
Titolo proprio: Veduta di uno de' fianchi della facciata del portico di Ottavia
Serie: Le antichità romaneDenominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)Oggetto
Definizione: matrice incisa
Cronologia
Datazione: 1746-1756 (Sec. XVIII)
Dati tecnici
Materia e tecnica: Acquaforte su rame con ritocchi a bulino;
Misure: mm 404 x 612, spess. 1,6-2,1
Iscrizioni
Iscrizioni: In alto a sinistra:
XLI / 213
In alto a destra:
Tom. IV.
Al centro:
Fig. I
. Veduta di uno de' fianchi della facciata del portico di / Ottavia. A
. Residuo delle lastre di marmo, delle quali era into=/ nacata la parete. B
. Vna delle colonne inferiori che conponevano / il circondario del portico. Fig. II
. Sezione dello stesso fianco / della facciata. C
. Colonne residuali del Tempio di Giunone. D
. /
Piano dell'area del portico. Fig. III
. Dimostrazione della costru=/ zione del muro del portico, ad ogni quattro palmi della di cui / altezza v'era un corso uguale di tegoloni che legavano le tevo=/ lozze esterne coll'opera incerta interna.
Sotto:
Piranesi Archit. dis. inc.
Osservazioni:
Osservazioni: La porticus Octaviae, che sostituì la vecchia porticus Metelli, era un complesso di edifici dedicato a Ottavia, sorella di Augusto, e da quest'ultimo finanziato con il bottino ricavato dalla guerra contro i Dalmati del 33 a.C.; nel complesso rimanevano inglobati i templi di Iuppiter Stator e Iuno Regina. Prima del 770 vi fu fondata una chiesa già dedicata a san Paolo in summo circo (ci troviamo nelle immediate vicinanze del Teatro di Marcello) ma nota come sant'Angelo iuxta templum Iovis o “in Pescheria” per il mercato del pesce che si teneva intorno ai resti del portico.
Desgodetz dedica tre tavole al rilevamento delle colonne del tempio di Giove (Les édifices antiques de Rome, 1682) da cui Piranesi copia l'impaginazione e l'organizzazione dei rilievi tecnici (cfr. cat. 233), ma nelle Antichità Romane le tavole sul complesso in Campo Vaccino sono ben nove, estremamente dettagliate (sebbene allo stato attuale delle conoscenze siano da considerarsi inesatti (LTUR, A. Viscogliosi, Porticus Octaviae, pp. 141-145). Di impostazione e scopo completamente diversi, perché improntata alla collocazione all'interno di una topografia “percorribile” dei resti antichi, è la veduta dei ruderi del Portico d'Ottavia con le colonne rimanenti del tempio di Giunone, spogliati degli edifici moderni, pubblicata in Il Campo Marzio dell'Antica Roma (Reliquiae Porticus Octaviae, VIC); di tutt'altra carattere, poi, la Veduta dell'Atrio del Portico d'Ottavia e la Veduta interna dell'Atrio del Portico d'Ottavia, di realizzazione più tarda e contenute in Vedute di Roma.
La prima tavola illustra in quattro disegni, finti su altrettanti fogli appuntati su un ripiano, rispettivamente: la pianta del portico con i due templi di Giunone e di Giove all'interno del perimetro, diversificando con morsure più o meno approfondite la tinta del perimetro dei templi per indicare i rifacimenti di epoca severiana; l'elevazione della facciata del portico; la pianta della parte anteriore del portico e infine, delle stesse dimensioni, l'elevazione del portico per la parte relativa alla pianta nella figura precedente e le fondamenta del portico. La tavola è realizzata ad acquaforte con pochi ritocchi a bulino nelle arcate delle fondamenta e nelle pieghe del cartiglio; si trova traccia di un intervento con il brunitoio tra le colonne indicate con la lettera I in corrispondenza dell'annotazione della misura e una correzione dell'iscrizione sul timpano della facciata all'altezza delle due colonne centrali; si rileva un'abrasione al di sotto del tracciato della figurazione sul lato destro del cartiglio corrispondente alla Fig. II.
La seconda e la terza tavola, realizzate ad acquaforte e concentrati ritocchi a bulino, sono di formato più corto della precedente e mostrano con lo stesso sistema di cartigli e oggetti sovrapposti i diversi aspetti della facciata anteriore del portico con i dettagli costruttivi del muro e la sezione delle modanature delle colonne. La matrice della tavola XL (cat. 243) è interessata da un'abrasione longitudinale tra le due colonne centrali della facciata, in luogo di una errata figurazione della colonna che è stata corretta; molto evidenti sono le linee del disegno preparatorio dell'elemento indicato con la lettera G a destra lungo le quali si rileva un leggero abbassamento della superficie del rame. La matrice della tavola XLI (cat. 244) è stata ritoccata a bulino nella zona dei capitelli e negli scuri; è da registrare la correzione, mediante abrasione, della misura delle colonne C e la correzione della scala di palmi in seguito a un banale errore nella successione delle cifre.Bibliografia
- Petrucci, 1953, n. 213, tav. 41, p. 252
- Focillon, 1967, n. 377, p. 310
- Wilton-Ely, 1994, n. 510, p. 564
- Ficacci, 2000, n. 368, p. 309.
- MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
Compilazione
Compilatore: Mariasole Garacci