Del Po Teresa
Roma, 1649 - Napoli, 5 Agosto 1713
Quid Prodest Homini si Mundum Universum Lucretur animae vero suae detrimentum patiatur
Inventario
Numero inventario: S-FC30955
Cronologia matrice: Sec. XVII - XVIII
Collocazione: Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Corsini; volume 34H14
Autori
Incisore: Del Po Teresa (1646/ 1716)
Disegnatore: Pingelli Francesco (ATTIVO 1650 - 1750)
Inventore: Pingelli Francesco (ATTIVO 1650 - 1750)
Ambito culturale: italiano
Soggetto
Identificazione: Allegoria della vanità dei beni terreni
Titolo proprio: Quid Prodest Homini si Mundum Universum Lucretur animae vero suae detrimentum patiatur (da stampa)
Fondo: Fondo CorsiniDati tecnici
Misure foglio: mm. 522 x 371
Materia e tecnica: bulino
Stato di conservazione: discreto (carta ingiallita)
Osservazioni:
Osservazioni: L'incisione illustra l'allegoria della caducità dei beni terreni, come sottolineato dal cartiglio che riporta i versetti di San Matteo, dalla presenza di Cronos con la falce , dalla morte con la bilancia nella parte superiore della composizione e dall'anima dannata che sprofonda tra le fiamme dal terreno; sullo sfondo si dispongono i ruderi di edifici antichi. In primo piano, sotto i piedi di Cronos si dispongono gli emblemi della gloria militare (insigne littorie, fasce ed elmo), di quella religiosa (tre cappelli vescovili ed una cappa) e di quella regale (la corona, i denari e lo scettro), oltre che lo specchio della vanità e un cannocchiale simbolo della scienza.
La figura del dannato attanagliato dalle fiamme appare simile a quella raffigurata in un'altra incisione allegorica di Teresa del Po, di cui un esemplare è conservato alla Staatgalerie di Stoccarda (
A 29004).
Bibliografia
- AAVV, Incisori Napoletani del '600, 192, 1981, p. 194;
- AAVV, The Illustrated Bartsch , vol. 45, 1990, p. 299;
- C. Höper, Momentaneum quod cruciat aeternum quod delectat: zu Kupferstichen von Teresa del Pò (1649 - 1713), Gedenkschrift für Richard Harprath, 1998, pp. 193-200.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Proprieta' dell'Accademia dei Lincei
Provenienza: deposito; Accademia dei Lincei; 1895
Fonti e documenti di riferimento
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