Olivieri Bernardino
Roma, 1770 - notizie fino al 1845
Veduta delle Forche Caudine dalla parte del Sannio
Inventario
Numero inventario: S-CL2298_9866
Inventario matrice: M-1246_11Cronologia matrice: Sec. XVIII
Collocazione: Calcografia; campionario 119
Autori
Incisore: Olivieri Bernardino (1770/ notizie fino al 1845)
Ambito culturale: italiano, romano
Soggetto
Identificazione: Italia, Forche Caudine
Titolo proprio: Veduta delle Forche Caudine dalla parte del Sannio (da stampa)
Serie: VEDUTE DEGLI AVANZI DEI MONUMENTI ANTICHI DELLE DUE SICILIECronologia
Datazione: 1790-1795 ca. (Sec. XVIII)
Dati tecnici
Misure: mm. 187 x 251
Misure foglio: mm. 309 x 435
Materia e tecnica: acquaforte/bulino
Stato di conservazione: buono
Iscrizioni
Iscrizioni: In basso: «Da questa parte vennero i Sanniti condotti da Ponzio contro l’esercito Romano, e lo chiusero nella valle d’Arpaia. L’esercito Romano era di circa trenta mila uomini, e per liberarsi dall’eccidio, dovè passare sotto al giogo.»
Osservazioni:
Osservazioni: Il presente esemplare fu realizzato dall'incisore romano Bernardino Olivieri nella seconda metà del XVIII secolo e inserita nella serie "Vedute Degli Avanzi Dei Monumenti Antichi Delle Due Sicilie", stampata nel 1795 a Roma. La raccolta è composta 60 tavole che riprendono le maggiori emergenze monumentali del Sud Italia legate alla presenza romana e greca. Tra le numerose, si segnalano quelle relative al Sepolcro di Virgilio (
S-CL2298_9896), quella che raffigura il Tempio della Concordia di Agrigento (
S-CL2298_9916) e, sempre sulla Via Appia, l'incisione che documenta l'interno dell'anfiteatro di Capua (
S-CL2298_9905).
Noto per le carte geografiche del territorio marchigiano-contenute nell'atlante dello Stato Pontificio e pubblicato dalla Calcografia Camerale di Roma fra il 1802 ed il 1813-dell'Olivieri si ricordano anche numerose stampe di vedute romane e una particolare pianta topografica del centro storico urbano diviso in quattordici Rioni (Roma 1814-
S-CL2189_721).
Come riportato nell'iscrizione tratta da Tito Livio (Storie, IX, 5), la scelta della rappresentazione fa riferimento al luogo noto per la sconfitta dell'esercito romano contro i Sanniti nel 321 a.C.. Alle Forche Caudine gli indigeni campani risucirono, infatti, a intrappolare circa 20 mila soldati dentro alla gola di Caudio (tra le odierne province di Napoli, Benevento e Avellino) infliggendo una delle più grandi disfatte della storia repubblicana di Roma. Anche in questo caso la Via Appia divenne quinta di noti avvenimenti, fornendo suggestioni ai numerosi incisori che si confrontarono con il patrimonio storico, munumentale e paesaggistico che raccoglie sul suo lungo percorso.
Bibliografia
- Olivieri B., Vedute Degli Avanzi Dei Monumenti Antichi Delle Due Sicilie: Dedicate Alla Santità Di Nostro Signore Papa Pio Sesto, Roma, Presso la Calcografia Camerale, 1795
- Petrucci C.A., Catalogo generale delle stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla Calcografia Nazionale, Libreria dello Stato, Roma,1953, 1246, p. 88
- Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento, catalogo della mostra (Roma, Istituto centrale per la grafica, 20 settembre 2023 - 7 gennaio 2024), a cura di Gabriella Bocconi, Roma, 2023.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Fonti e documenti di riferimento
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