Veduta interna della Camera sepolcrale dirimpetto alla Chiesa di S. Sebastiano fuori delle Mura
1751-1756 (Sec. XVIII)
mm 376 x 516, spess. 1,6-1,8
Osservazioni:
Osservazioni: Didascalia su matrice separata
M-1400_93b.
Il monumento sepolcrale di cui alla tavola precedente era stata fornita una rappresentazione tecnica, finalizzata alla comprensione della singolare struttura del colombario scavato nel 1750, viene qui contestualizzato rispetto ai suoi dintorni paesaggistici e architettonici, con le superfetazioni edilizie addossate alle murature antiche in epoca moderna (l'osteria di cui parlava il Canina, cfr. cat. 122).
Il linguaggio incisorio si allinea a quello delle altre vedute inserite nell'opera.
Sulla matrice si ravvisano alcune linee di costruzione dell'impianto generale della figurazione, tracciate a secco sulla lastra, prima della preparazione di questa con vernice acido-resistente, e ancora percettibili sulla stampa. Da notare, in particolare, alcuni ripensamenti nelle linee di costruzione delle volte interne alle arcate destra e sinistra, che rivelano un andamento del disegno della curva inizialmente diverso rispetto a quello poi rettificato e inciso all'acquaforte. Si tratta di un errore di impostazione prospettica nella realizzazione di un dettaglio, peraltro tecnicamente complesso, che l'autore non si perita di rimuovere dalla lastra, probabilmente giudicandolo irrilevante ai fini dell'effetto finale d'insieme (un errore di costruzione nel disegno delle volte si può ravvisare anche nell'incisione cat. 95).
La gamma tonale della rappresentazione è resa principalmente attraverso le morsure multiple; l'incisore prosegue i bagni acidi fino a bruciare il supporto di rame nella zona della vegetazione al centro in alto. In quelle piccole aree dove i segni non sono più distinguibili si concentra l'inchiostro in fase di stampa, creando macchie scure in armonioso contrasto con la superficie chiara del muro sottostante.
Le parti in luce della composizione sono dovute sia all'assenza di segni, come nelle campiture bianche della porzione di matrice in basso al centro, sia a interventi con la vernice di riserva, diffusi sulle murature sopra le arcate e sul muro di sostruzione a sinistra, nonché sui cieli e su altri dettagli quali i blocchi di pietra a terra, sui quali siedono o discutono i personaggi in basso a sinistra.
Pochi ritocchi a bulino, concentrati nella zona centrale in basso, tra i massi e le rovine, definiscono il disegno con brevi solchi scuri. Qualche piccolo ritocco sull'albero che sovrasta il caseggiato sulla destra, sulla vegetazione, e a separare i mattoni sullo spigolo esterno del muro a sinistra. Abbondano invece gli interventi con la tecnica diretta destinati a approfondire il tracciato inciso dall'acquaforte (rientri col bulino): particolarmente evidenti all'interno delle tre arcate, sono presenti anche in altre parti della matrice, come nell'angolo in basso a destra (la stessa ombra a terra delle due figure) e nei segni orizzontali paralleli del fianco del muro sul margine sinistro, a determinare le zone più in ombra della composizione.