Piranesi Giovanni Battista
Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
Il lato di dietro dell'Urna
Inventario
Numero inventario: M-1400_83
Inventario storico di categoria: 1400/83
Nuovo inventario di categoria: 10535
Stampa corrispondente: S-CL2394_18670IVS2: CL16198
Collocazione: Calcoteca
Autori
Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Soggetto
Titolo proprio: Il lato di dietro dell'Urna
Serie: Le antichità romaneDenominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)Oggetto
Definizione: matrice incisa
Cronologia
Datazione: 1751-1756 (Sec. XVIII)
Dati tecnici
Materia e tecnica: Acquaforte su rame;
Misure: mm 393 x 520, spess. 1,6-1,9
Iscrizioni
Iscrizioni: In alto a sinistra:
XXXIV / 83; in alto a destra:
Tom. II.
In basso:
A
. Il lato di dietro dell'Urna rappresenta in basso rilievo scolpito, ma di lavoro men terminato, il primo solenne Trionfo, che fece Romolo poco dopo il ratto delle Vergini de' Sabini, e degli altri circonvicini Popoli; il quale servì, come di modello a / que' magnifici superbi Trionfi, che a misura degl'ingrandimenti della Repubblica, e poscia dell'Impero con istupore di tutto il mondo fecero i di lui Posteri. Pertanto presso l' angolo destro osservasi morto Acrone Re de' Ceninesi vinto ed ucciso in / battaglia dallo stesso Romolo, e pianto da suoi più famigliari essendo egli uscito, per vendicarsi, il primo col suo esercito contro la novella Città di Roma. Quindi vedesi romolo sopra una biga tirata da Cavalli, seguita da un carro di / ricco bottino, e dalla Gioventù Romana, parte della quale porta militari arnesi , vasi, ed altre spoglie del vinto nemico. Dicesi, che entrando Romolo trionfante in Campidoglio per la prima volta, segnasse il sito, ove poscia fabbricò il Tempio a' Gio-/ ve Feretrio, in cui doveansi riporre in avvenire le spoglie dei Rè, o Capitani insigni, i quali sieno stati uccisi da se, e da suoi successori. B
Parte dinanzi del Vaso mentovato nella Tavola precedente, nel mezzo della quale vedesi una Donna / sedente con. un serpe in grembo stende un braccio ad un giovane; dinanzi le sta un vecchio, che fissam.te la mira; e sopra le vola Amore con fiaccola, ed arco nelle mani. Molti in queste figure suppongono espresso il congresso di Giove Ammone con Olimpia, da / cui nacque Alessandro Magno. Altri Proserpina rapita da Plutone. C
Parte di dietro,
le cui figure possono credersi taluna delle Muse, una delle quali è rivolta, e guarda favorevolm.te il giovane Poeta, da cui forse ella sarà stata invocata.
Osservazioni:
Osservazioni: In questa matrice Piranesi presenta, su due registri paralleli, in basso il lato posteriore del sarcofago di cui alla tavola precedente (cat. 112), nella fascia in alto i rilievi del vaso in vetro cammeo che Bellori affermava essere stato trovato all'interno del sarcofago (Santi Bartoli 1697, XII), notizia consolidata al tempo di Piranesi, cui la più recente critica è tornata a dare seguito (Buccino 2010, p. 370). Si tratta del così detto vaso Portland, oggi conservato al British Museum (cfr. Harden 1987, pp. 59 e ss.).
Nella didascalia prosegue l'interpretazione piranesiana dei bassorilievi che si snodano attorno al sarcofago, ricondotta ai vari episodi successivi al ratto delle sabine, e viene proposta una duplice esegesi dei personaggi raffigurati sul vaso, il cui rilievo viene svolto in piano e in controparte rispetto all'originale, come Giove Ammone con Olimpia, piuttosto che Proserpina con Plutone. Per questa ultima in accordo con Santi Bartoli, che ne Gli antichi sepolcri illustrava il vaso sempre con i rilievi svolti in piano, per articolare figurativamente la narrazione (tav. 85, 1349/89).
Ai fini dell'indagine tecnico-linguistica condotta sulla matrice è bene sottolineare la precisazione fatta dall'autore nella prima riga della didascalia, dato peraltro facilmente riscontrabile con l'osservazione del sarcofago dal vero, che il bassorilievo qui riprodotto è “un lavoro men terminato” rispetto a quello sul lato frontale, il che potrebbe giustificare la diversa resa delle figure, su questa lastra molto semplificate, incise solo con un contorno a acquaforte - come l'intera composizione - senza interventi a tecnica diretta. Laddove si faceva necessario l'accenno al chiaroscuro per conferire ai corpi la corretta volumetria, viene affiancata alla linea di contorno una seconda linea, sempre a acquaforte, per garantire una maggiore presenza d'inchiostro sul profilo in ombra del personaggio o dell'oggetto scolpito. Il chiaroscuro così ottenuto è talvolta rimarcato con brevi tratti orizzontali addossati alla doppia linea di contorno, conseguiti attraverso una morsura più prolungata (cfr. cat. 91).
La matrice, caso raro, non è firmata né compaiono abrasioni in basso che potrebbero far supporre una rimozione della firma. Sulla matrice Monferini si pronunciava (cfr. Monferini 1967, p. 300) annoverandola tra quelle realizzate da una “mano diversa” da quella di Piranesi. Effettivamente, la tavola, da attribuire più genericamente a un lavoro della sua bottega, presenta marcate assonanze di tecnica e di stile con alcune stampe delineate da Jean Barbault e incise dagli artisti francesi dell'Accademia di Francia a Roma, per poi essere pubblicate in una raccolta sui monumenti antichi di Roma dal titolo Les plus beaux monuments de Rome ancienne, edita da Bouchard e Gravier nel 1761: tra queste particolarmente esemplificativa l'acquaforte Frise du Temple de Pallas, firmata da Freicenet (tav. 13, p. 18). Quanto osservato lascia ipotizzare che la bottega di Piranesi fosse composta anche da incisori francesi, che vi trovarono impiego forse al seguito di Barbault; ipotesi logisticamente rafforzata dalla considerazione che l'atelier di Piranesi al Corso era ubicato proprio di fronte l'Accademia di Francia a Palazzo Mancini (sull'argomento cfr. Oechslin 1976; Lui 2006, pp. 85-86).Bibliografia
- Petrucci, 1953, n. 83, tav.34, p. 246
- Focillon, 1967, n. 256, p. 305
- Wilton-Ely, 1994, n. 391, p. 443
- Ficacci, 2000, n. 248, p. 235.
- MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
Compilazione
Compilatore: Giovanna Scaloni