Piranesi Giovanni Battista
Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
Frammento di Stucco, cavato dalla Volta
Inventario
Numero inventario: M-1400_79
Inventario storico di categoria: 1400/79
Nuovo inventario di categoria: 10531
Stampa corrispondente: S-CL2394_18666IVS2: CL16091
Collocazione: Calcoteca
Autori
Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Soggetto
Titolo proprio: Frammento di Stucco, cavato dalla Volta
Serie: Le antichità romaneDenominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)Oggetto
Definizione: matrice incisa
Cronologia
Datazione: 1751-1756 (Sec. XVIII)
Dati tecnici
Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 523 x 370, spess. 1,5-1,8
Iscrizioni
Iscrizioni: In alto a sinistra:
XXX / 79; in alto a destra:
Tom. II.; in basso: A
Framm.to di Stucco, cavato dalla Volta d'un de' nicchioni interni della Fabb.ca sepolcrale vicino a Torre de' Schiavi. Egli è diviso da Scompartimenti in basso rilievo formati / di un Orlo di Fusarolli infilati con ordine. Dentro agli Scompartim.ti veggonsi a grottesco varie spezie d'Animali e de' Fogliami. B
Profilo della Modinatura degli / Scompartim.ti C
Altri Scompartim.ti , i quali vedevansi gli anni passati nella Volta delle quattro Stanze angolari, oggi quasi affatto rovinate. Tale, e tanta è la varietà deglo Or-/ nam.ti nelle Fabb.che posti dagli Antichi con gravità, e magnificenza, che sembra impossibile poter pensare cosa nuova in tal genere, et alle Fabbriche si bene, come essi adattarla.
Sotto a sinistra:
Piranesi Archit. dis. et inc. Osservazioni:
Osservazioni: Le nicchie interne dell’aula ottagonale (cat. 108) erano impreziosite da una decorazione in stucco, in parte ancora oggi rintracciabile, composta di compartimenti rettangolari contenenti cerchi intersecanti animati da decorazioni floreali e animali fantastici; la tavola ci mostra, con artificio altrove incontrato (cat. 91), lo stacco dell’intonaco su cui è lavorato la decorazione, con il dettaglio tecnico del profilo della modanatura (indicato con la lettera B). Nella parte inferiore trovano spazio pochi lacerti della decorazione perduta delle altre stanze. La bellezza di questi stucchi, qui riprodotti con la sola tecnica dell’acquaforte ad eccezione dello spessore dei frammenti rialzato con interventi a bulino, dà a Piranesi l’occasione di rinnovare la sua ammirazione per la varietà e la magnificenza degli infiniti motivi ornamentali degli antichi, così ricchi e sapientemente integrati con le architetture.
La levità e l’elegante grafismo della lavorazione ad acquaforte di questo rame (si vedano le graziose figure delle creature alate) inducono a seguire Monferini (Monferini 1967, p. 300) che includeva la tavola nell’elenco degli interventi ascrivibili al collaboratore di Piranesi, Jean Barbault (per l’incisore francese cat. 124). Alcune peculiarità tecnico-stilistiche del francese si riscontrano anche nel trattamento delle sottili ombre proiettate dai lacerti di stucco, graduate in toni successivi (fino a quattro, come si può vedere nei frammenti a sinistra) con l’inserimento di sottili interlinee e l’uso della vernice di riserva, e nelle ombre portate delle sottili modanature degli scomparti della decorazione, ottenuti raddoppiando la linea della circonferenza. L’ipotesi trova poi un valido riscontro nella tavola analoga, anche per soluzione iconografica, raffigurante su piano la decorazione della volta della Camera degli Arrunzi, firmata da Barbault (cat. 91).Bibliografia
- Petrucci, 1953, n. 79, tav. 30, p. 246
- Focillon, 1967, n. 252, p. 305
- Wilton-Ely, 1994, n. 387, p. 439
- Ficacci, 2000, n. 244, p. 232.
- MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
Compilazione
Compilatore: Mariasole Garacci