Piranesi Giovanni Battista
Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
CAMERA SEPOLCRALE pochi passi distante da quella […] della Famiglia di L. Arrunzio
Inventario
Numero inventario: M-1400_65
Inventario storico di categoria: 1400/65
Nuovo inventario di categoria: 10514
Stampa corrispondente: S-CL2394_18652IVS2: CL16189
Collocazione: Calcoteca
Autori
Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Soggetto
Titolo proprio: CAMERA SEPOLCRALE pochi passi distante da quella […] della Famiglia di L. Arrunzio
Serie: Le antichità romaneDenominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)Oggetto
Definizione: matrice incisa
Cronologia
Datazione: 1751-1756 (Sec. XVIII)
Dati tecnici
Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 404 x 613, spess. 1,9-2,3
Iscrizioni
Iscrizioni: In alto a sinistra:
65. XVI; in alto a destra:
Tom. II.
In basso:
CAMERA SEPOLCRALE pochi passi distante da quella gia descritta della Famiglia di L. Arrunzio nella stessa vigna, scoperta l'anno 1736. Le Pareti contengono una disposizione di Colombaj, sotto ad alcuni de' quali sonovi le Iscrizioni coi nomi de' defonti. Negli altri Colombaj, ove quelle man-/ cano, ne apparè segno alcuno d'esservi state; si può credere, che non vi sia stato posto il cenere, come abbiamo osservato parim.te in altre stanze. Questa Camera senza iscrizioni alcuna illustre, senza alcun vestigio di nobile ornamento pare, che sia stata fabbricata a comodo, e / richiesta comune mediante un patuito pezzo. Il che si può agevolmente supporre anche dalla varietà de' nomi nelle brevi iscrizioni segnati, e dalle Arti ignobili in quelle espresse, tra quali si legge quella di un tal L. Aquilio Ciabattino. Una nicchia sola più grande si osserva in mezzo di / una parete, il restante sono tutti Colombaj in buona parte ricoperti dal terreno. Altre Camere a questa contigue, essendo mezzo rovinate, furono demolite del tutto; raccoltane però tra quelle rovine gran quantità di framenti di Casse, Sarcofaghi, Vasi, Urne, e d'altri funebri monumenti. Piranesi Architetto dis. e scolp Osservazioni:
Osservazioni: Nei pressi del sepolcro degli Arrunzi fu rinvenuta un'altra camera sepolcrale con colombari, destinata alla sepoltura di membri di famiglie plebee.
La camera risulta documentata in una piccola veduta all'acquaforte incisa da Nicolò Mogalli per la raccolta Varie vedute di Roma antica e moderna disegnate e intagliate da celebri autori, Roma 1748 (tav. 54), pubblicata da Fausto Amidei. La stessa tavola fu in seguito riutilizzata nell'Accurata e succinta descrizione di Ridolfino Venuti (1763, I, tav. 44; cfr. Pasquali 2006, p. 182).
A confronto con questo precedente iconografico la matrice in questione - incisa da Piranesi nel 1750 o poco dopo per essere pubblicata tra le tavole delle Camere Sepolcrali (cat. 87), e successivamente inserita nelle Antichità Romane - si pone su tutt'altro piano comunicativo: laddove la veduta di Mogalli si limitava alla registrazione di uno spazio ipogeo semivuoto, Piranesi propone un'immagine di grande formato, ritratta da un'angolazione leggermente ruotata rispetto a quella della piccola veduta, con la prospettiva che si chiude sul muro di fondo, dove si apriva la porta che consentiva la discesa nell'ambiente; soprattutto, la raffigurazione nel suo insieme è molto più articolata e ricca di particolari narrativi.
La composizione è meno complessa delle altre due vedute di ambienti sotterranei che la precedono, ossia delle camere degli Arrunzi (catt. 88-89), per rispecchiare la modestia dei committenti: si tratta di un unico vano voltato a botte sulle cui spoglie pareti sono distribuite file di nicchie per colombari per collocare le urne con le ceneri dei defunti.
Da un punto di vista tecnico, le semplici scansioni dello spazio interno sono delimitate da sottili linee di costruzione tracciate a secco sulla lastra, percettibili anche in stampa (si deve registrare un'incongruenza nel disegno architettonico delle volte, nel punto in cui queste si congiungono alle pareti, strutturate del resto con modalità poco verosimili anche nell'incisione di Mogalli). L'incisione è affidata alle morsure multiple, sulle quali l'autore intervenne di seguito con il bulino. Per aumentare i distacchi chiaroscurali approfondisce il tracciato corroso dall'acido rientrando con lo strumento nei segni: in modo pesante, a esempio, nella zona in basso a sinistra con la botte a terra e i travi ammassati intorno, ma anche più discretamente nelle nicchie per le ceneri, i cui segni orizzontali sono ulteriormente scavati per creare l'ombreggiatura interna, e nell'ombra delle ante della porta d'ingresso. Altrove invece il bulino è utilizzato per definire alcuni particolari o per arricchire con piccoli ritocchi le vibrazioni tonali di una figura: esempi si riscontrano sui vari elementi che riempiono la composizione in primo piano in basso (teschi, sarcofagi) e nella risoluzione dei personaggi che esplorano il sarcofago in basso a destra.
L'invasione della luce esterna è resa riservando con l'apposita vernice quelle aree dell'inciso geometricamente concepite sulla parete sinistra della sala. Punti luce di minore intensità sono ottenuti con l'utilizzo del brunitoio che, abbassando i solchi prodotti dall'acido, ne riduce la ricezione d'inchiostro creando zone più chiare nella figurazione, come è evidente nel tessuto altrimenti omogeneo dell'opus reticulatum sulla parete di fondo in alto e sulla parete destra.
All'interno della targa marmorea con iscrizione funebre collocata a circa metà altezza sul muro di fondo a destra si nota un'abrasione sotto la scritta “L. LUGRETIUS/ CELSUS LUGRETIA/ VITALIS”, che possiamo motivare o con la necessità di correggere un errore di scrittura, o di modificare un'errata indicazione di presenze; all'abrasione sul recto corrisponde sul verso della lastra incisa una ribattitura.Bibliografia
- Petrucci, 1953, n. 65, tav. 16, p. 245
- Focillon, 1967, n. 238, p 304; 
- Wilton-Ely, 1994, n. 373, p. 425
- Ficacci, 2000, n. 230, p. 223.
- MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
Compilazione
Compilatore: Giovanna Scaloni