Piranesi Giovanni Battista
Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
Pianta delle Camere sepolcrali de' Liberti, e della Famiglia di L. Arrunzio
Inventario
Numero inventario: M-1400_57a
Inventario storico di categoria: 1400/57a
Nuovo inventario di categoria: 10498
Stampa corrispondente: S-CL2394_18644IVS2: CL16181
Collocazione: Calcoteca
Autori
Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Soggetto
Titolo proprio: Pianta delle Camere sepolcrali de' Liberti, e della Famiglia di L. Arrunzio
Serie: Le antichità romaneDenominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)Oggetto
Definizione: matrice incisa
Dati tecnici
Materia e tecnica: Acquaforte su rame;
Misure: mm 328 x 210, spess. 1,2-1,5
Iscrizioni
Iscrizioni: Didascalia su matrice separata 1400_57b
Osservazioni:
Osservazioni: Al momento della scoperta l'antiquario Francesco Ficoroni eseguì i rilievi del complesso sepolcrale degli Arrunzi “... col pensiero di pubblicarlo co' suoi particolari Colombarj, ornati, e lapidi scritte” (Ficoroni 1736, p. 225). Anche Pier Leone Ghezzi, tra i vari disegni dedicati al monumento, ne delineò la pianta (Fusconi 1994, p. 161). Con queste fonti si confrontava Piranesi per il disegno della presente tavola, cui affiancò probabilmente appunti grafici da lui stesso elaborati sul sito archeologico.
Questa matrice fu incisa da Piranesi per l'edizione della sua raccolta sulle Camere sepolcrali degli antichi Romani (1750-1752 ca.), pubblicazione nota in pochi esemplari, composta di un numero variabile di tavole, da un minimo di dodici a un massimo di quattordici, in cui l'autore inserì come primo argomento quattro tavole dedicate alle camere sepolcrali della famiglia Arrunzia e alla camera poco distante da queste (catt. 87, 88, 89, 95); alle quali aggiunse le incisioni delle camere sepolcrali dei Liberti di Livia (catt. 163, 165-167) e altri due rinomati sepolcri (catt. 118 e 154). La raccolta costituisce il nucleo da cui ebbe origine il progetto più ampio delle Antichità Romane (cfr. Lettere di Giustificazione 1757, p.VII, n.10), nelle quali confluirono qualche anno dopo le tavole menzionate.
La lastra incisa completamente all'acquaforte è in buono stato di conservazione: si possono osservare sui profili delle murature i prolungamenti di alcune linee di costruzione del disegno, evidenti anche in stampa, che l'incisore anche in questa occasione non si perito' di eliminare perché coerenti con la tipologia tecnica della raffigurazione; sul margine in alto una lacuna del rame è stata reintegrata in ottone per sanare un difetto del supporto metallico nel momento stesso della sua manifattura.Bibliografia
- Petrucci, 1953, n. 57, tav. 8, p. 245
- Focillon, 1967, n. 230, p. 304
- Wilton-Ely, 1994, n. 365, p. 417
- Ficacci, 2000, n. 222, p. 218.
- MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
Fonti e documenti di riferimento
Documentazione fotografica: Documentazione allegata
Immagine: 900261
Compilazione
Compilatore: Giovanna Scaloni