Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Parti principali dell'antecedente Sepolcro di C. Poblicio

Inventario

Numero inventario: M-1400_54
Inventario storico di categoria: 1400/54
Nuovo inventario di categoria: 10495
IVS2: CL16177, CL16178
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Parti principali dell'antecedente Sepolcro di C. Poblicio
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 403 x 616; spess. 1,5-1,8

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 54. V
In basso: ra. B Buco, o Finestra fatta ne' tempi posteriori. C Parte angolare, nella quale si fa vedere uno de' Pilastri del Sepolcro. Egli si rende osservabile particolarm.te per essere fusato da poco più sotto la metà sino al Collarino a modo di Colonna. Il diminuire in tal maniera i Pilastri fu comunem.te usato / D La Superficie di questa parete, trapposta a' Pilastri, (siccome ancora l'altra verso l'altro angolo) da poco più sotto la metà sino all'Architrave tiene la medesima declinazione de' Pilastri a guisa di scarpa: il che meglio apparisce nello Spaccato, E, nel quale si vede la linea superficiale, F, para / agli occhi de' riguardanti. Osservasi di più la Base de' Pilastri, formata non secondo le regole di Vitruvio, il quale assegna per altezza alla Base de' Tempj Toscani la metà del diametro della Colonna: qui ella viene ad essere poco più di un terzo, così, per mio avviso, determinato dal valente Architetto in / Poiché se si farà osservazione sopra i Monumenti antichi, si troverà una gran varietà di Proporzioni, le quali, parlando de' Monumenti più insigni in architettura, si conoscono dirette sempre dalle circostanze del sito, e delle stesse Fabbriche, come spiegherò nell'Opera mia di Archit.ra
Sotto a sinistra: Piranesi Archit. dis. et inc.

Osservazioni:

Osservazioni: La presente tavola, dal grande formato oblungo, è composta dall’unione di due stampe tratte da altrettanti matrici, inventariate con i numeri M-1400_53 e M-1400_54. Essa mostra gli elementi principali del sepolcro di Caio Publicio Bibulo, di cui riporta nel dettaglio il basamento con l’iscrizione funebre.
Come testimonia anche la scelta del grande formato, funzionale alla raffigurazione dettagliata dei particolari architettonici, questa tavola assume nell’impianto complessivo dell’opera un palese ruolo dimostrativo rispetto alle tesi espresse in merito al monumento nella sottostante didascalia, così come in quella della tavola precedente (cat. 82). L’approccio archeologico di Piranesi coniuga qui la raffigurazione realistica del basamento, di cui documenta scientificamente lo stato di fatto dei conci in travertino (vedi la scabrosità dei marmi, resa con segni assai liberi), con l’analisi estetico-stilistica di alcuni elementi architettonici che, a suo dire, conferiscono maggiore “dignità e gravità” alla costruzione, come il particolare dei piani sbalzati o del basamento delle lesene tuscaniche, la cui altezza è inferiore ai precetti di Vitruvio. Questo spirito analitico, volto ad esaltare i valori stilistici dell’età repubblicana desunti dagli etruschi, anticipa indirettamente alcune delle osservazioni che saranno poi formulate nella nota querelle inerente l’autonomia dell’architettura romana rispetto a quella greca.
Le due matrici in esame sono incise quasi esclusivamente ad acquaforte, servendosi del tiralinee per delineare il tracciato orizzontale dello sfondo e delle superfici piane; limitati ritocchi a bulino, finalizzati ad accentuare il risalto tonale delle ombre, sono ravvisabili prevalentemente in corrispondenza dei sassi intorno al monumento.
L’analisi ottica ha messo in evidenza su diverse zone di entrambe le lastre la presenza delle linee di costruzione del disegno, realizzate a tecnica diretta prima della preparazione della lastra. In particolare, è stato osservato sulla matrice di sinistra (M-1400_54) che gli anzidetti tracciati inerenti alla parte alta dei conci raffigurati di scorcio, nella veduta frontale del basamento, presentano una lunghezza maggiore rispetto alla corrispettiva figurazione ad acquaforte, testimoniando pertanto l’avvenuta modifica della profondità prospettica del sepolcro durante l’esecuzione definitiva del disegno. 

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 53, tav. 5, figg. a e b, p. 244  
  • Focillon, 1967, n. 227, p. 304
  • Wilton-Ely, 1994, n. 362, p. 414
  • Ficacci, 2000, n. 219, p. 217.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Fonti e documenti di riferimento

Documentazione fotografica: Documentazione allegata
Immagine: 900257

Compilazione

Compilatore: Ciro Salinitro
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