Piranesi Giovanni Battista
Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
Avanzo degli archi Neroniani sul Monte Celio
Inventario
Numero inventario: M-1400_25b
Inventario storico di categoria: 1400/25b
Nuovo inventario di categoria: 10453
Stampa corrispondente: S-CL2393_18600IVS2: CL16160
Collocazione: Calcoteca
Autori
Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Soggetto
Titolo proprio: Avanzo degli archi Neroniani sul Monte Celio
Serie: Le antichità romaneDenominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)Oggetto
Definizione: matrice incisa
Cronologia
Datazione: 1746-1756 (Sec. XVIII)
Dati tecnici
Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 134 x 214; spess. 1,2-1,5
Iscrizioni
Iscrizioni: In alto a sinistra:
25.b.; in alto a destra:
Fig. II; in basso: A
. Avanzo degli archi Neroniani sul Monte Celio ov'era la loro terminazione. B
e C
Fistole e Cloache / nell'avanzo de' muri del castello dell'acqua.; sotto a sinistra:
Piranesi Architetto diseg. incise
Vedi cat. 43
Osservazioni:
Osservazioni: Seguendo Frontino, Piranesi individua in questo luogo, a pochi passi da Santo Stefano Rotondo e in prossimità del Tempio di Claudio sul Celio (cat. 41), il termine degli archi neroniani, che diffondevano parte dell’aqua Claudia sul Celio, sull’Aventino e sul Palatino (Tavola Topografica di Roma nn. 33-38, catt. 69-70). Integrati con un’abitazione contemporanea, si osservano nella prima di queste tre vedute alcuni avanzi del condotto integrati in edifici moderni. Altri avanzi degli archi neroniani (cat. 42) erano visibili nel punto dove, ancora seguendo Frontino, Piranesi indica lo snodo delle fistole che diffondevano sul Celio l’acqua Claudia, qui condotta dalla diramazione neroniana (ibidem n. 38, catt. 69-70). In questa zona, nella vigna Cornovaglia (cfr. Nuova Pianta di Nolli), si potevano vedere le mura a nicchioni che chiudevano il Ninfeo di Nerone, dimostrato in pianta più avanti (cat. 73); la struttura di questo monumentale tempio in onore di Claudio, poggiante su una grande piattaforma rettangolare di cui oggi restano in parte le sostruzioni, era ancora in costruzione quando Nerone lo incluse nella domus Aurea trasformandolo in un ninfeo: il lato più conservato è quello orientale, raffigurato nella veduta di Piranesi (cat. 41), che prospetta su via Claudia.
L’esame di queste matrici non rivela particolarità nella consueta modulazione dei chiaroscuri ottenuta con morsure successive di acquaforte e ritocchi a bulino e una sapiente diversificazione grafica del segno inciso.Bibliografia
- Petrucci, 1953, tav. 24, fig. 2, p. 242
- Focillon, 1967, n. 190, p. 302
- Wilton-Ely, 1994, n. 325, p. 375
- Ficacci, 2000, n. 181, p. 194.
- MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
Compilazione
Compilatore: Mariasole Garacci