Si tratta in realtà di copie dai Vestigi di Gillis Sadeler incise da Girolamo Ferri ed edite da Giovanni Giacomo De Rossi nel 1660 (cfr. GRELLE 1987, pp.19-23 e CAMETTI 1987, pp. 124 e 140, con bibliografia ivi citata). Per talune matrici vennero adoperate lastre già utilizzate in precedenza nel recto e fra queste alcuni dei “13 Pezzi di passaggi” di fiumi di Antonio Tempesta (nn. inv. 1220/R2, /R13, /16, /R31, /R3), recuperati nella bottega di Giovanni Domenico (Documento inventariale del 1648: Lista di Giovanni Domenico, in CONSAGRA 1993, p. 489 e Documento del 1653, ibidem, p. 540). [GRELLE IUSCO 1996, p. 380, rif. p. 16, n. 4, 1735]
Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.
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