Siskind Aaron
New York City, 1903 - Providence, 1991
Chicago 13 1952
Inventario
Numero inventario: F-P6586
Inventario settore: FP6586
Collocazione: Istituto Nazionale per la Grafica; Calcografia: collezioni fotografiche; Autori Contemporanei
Autore
Autore: Siskind Aaron (New York City, 1903 - Providence, 1991)
Soggetto
Identificazione soggetto: Chicago - Edificio
Titolo: Chicago 13 1952
Motivazione titolo: dell'autore, manoscritto a pennarello sul recto del supporto primario
Fondo: Fondo Agorà
Oggetto
Oggetto: positivo
Provenienza: Libro-galleria Agorà
Cronologia
Datazione: 1952 post-1985 ante (seconda metà XX)
Dati tecnici
Misure: supporto primario; mm 280 x 353
Tecnica: gelatina ai sali d'argento/ carta; BN; carta baritata; carta baritata; carta baritata; carta baritata
Stato di conservazione: buono
Iscrizioni
Iscrizioni: sul supporto primario: recto: in basso a destra: Aaron Siskind (documentaria; a pennarello)
Osservazioni
Osservazioni: Quest'immagine è una testimonianza dell’interesse che Siskind ha nutrito, nel corso della sua intera carriera, per l’architettura, in particolare quella di Chicago, che ebbe modo di osservare dal 1951 al 1971, anni durante i quali ha insegnato al Chicago Institute of Design, e già qualche anno prima per la conoscenza dell’amico Harry Callahan. Dopo l’esperienza newyorkese di Photo League e l’inchiesta su Harlem, dopo gli anni Quaranta (periodo di riflessione e influenze reciproche col gruppo di amici dell’Espressionismo astratto) e dopo il viaggio rivelatore a Gloucester nel 1944, l'autore scrive un breve saggio nel 1945, "Il dramma degli oggetti", in cui trova senso tutto il lavoro successivo: i frammenti che il fotografo estrae da un più ampio panorama visivo, uscendo dall’empasse della fotografia-rappresentazione di dati esteriori, raccontano non più di se stessi, ma del rapporto che questi intessono con l’uomo, dando voce ad una comunicazione intimista. Sono gli oggetti che si fanno scegliere, col richiamo della propria forza estetica (che riporta alla memoria la “rappresentazione significativa” di Weston e “equivalente” di Stieglitz), ricomposti nell’immagine con un ritmo visivo che deve molto alle passioni giovanili (musica e poesia) di Siskind. Nell’immagine un muro sul quale una modesta apertura prende il posto di un grande arco di epoca precedente, disegnato nella fotografia quasi come un inserto luminoso: un lirico equilibrio di tempo e forma che racconta il trascorrere delle epoche e le trasformazioni non calcolabili e non più recuperabili. Come scrisse Thomas B. Hess nella presentazione di "Places: Aaron Siskind Photographs", nel 1976, “Noi lo amiamo perché è come noi, intrappolato nel tempo e in lotta con esso”.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Provenienza: compravendita; Spitaleri Rosalba e Boveri Bruno; 2008
Bibliografia
- Rhen J., 2003
- Scimé G. (a cura di ), 1984
Mostre
- Trent'anni di fotografie di un maestro, torino, 1985, Libro-galleria Agorà, Libro-galleria Agorà