La maggior parte delle stampe dell’Istituto Centrale per la Grafica proviene dal Gabinetto Nazionale delle Stampe: quasi 114000 stampe, rappresentative del panorama dell’incisione europea dal Cinquecento all’Ottocento. A questa collezione si aggiunge quella delle stampe della Calcografia Nazionale: circa 45000 stampe tirate nella Stamperia dalle matrici della stessa Calcografia, 27000 stampe acquisite o donate dagli artisti, realizzate per lo più in esterno.
La collezione delle matrici, ereditata dalla Calcografia Nazionale, conta quasi 24.000 opere in rame, zinco, piombo, acciaio, ottone, legno, linoleum e cartone. Si tratta della raccolta più consistente e rappresentativa di questo genere al mondo, nella quale sono presenti tutti i maggiori incisori dal Cinquecento ai giorni nostri. Tutte le matrici metalliche sono custodite nei locali della Calcoteca, appositamente progettati per la loro conservazione.
La Collezione di disegni dell’Istituto centrale per la grafica abbraccia tutto il panorama artistico europeo dal XV secolo fino ai nostri giorni. Il disegno, inteso come procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un’opera di pittura, scultura o architettura, è ampiamente rappresentato nelle Collezioni dell’Istituto. La Collezione ha origine da tre distinti fondi: fondo Corsini, fondo Nazionale e collezione della Calcografia.
Le Collezioni fotografiche con opere databili a partire dalla metà dell’Ottocento fino ad oggi, esemplifica e valorizza in particolare la storia della fotografia italiana e il ruolo svolto dal mezzo nell’ambito dei diversi linguaggi espressivi.
Conta attualmente (tra negativi, positivi e fototipi unici) un insieme di circa 17000 opere, con la presenza di un nucleo rappresentativo dei materiali delle origini (dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, autocromie, stereoscopie e cartes de visite).
Apre al pubblico mercoledì 20 settembre 2023 presso l’Istituto centrale per la grafica la mostra Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento, dedicata alla via Appia celebre strada consolare in occasione della sua candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO proposta dal Ministero della Cultura lo scorso gennaio.
L’esposizione, curata da Gabriella Bocconi e ospitata nelle sale dell’istituto fino al 7 gennaio 2024, intende celebrare il
Sono state pubblicate sulla banca dati on-line dell’Istituto le 714 matrici relative all’eccezionale donativo (1986) disposto da Renzo Romero, fondatore a Roma della stamperia che ha costituito "un centro per le esperienze incisiorie più sofisticate oltre a rappresentare un punto di coagulo della ricerca astratta italiana per oltre un ventennio" (Federica Di Castro, La linea astratta dell’incisione italiana, Electa, Milano 1989).
L’Istituto pubblica on line le schede della prima edizione dei Caprichos di Francisco Goya, ottanta incisioni calcografiche eseguite con le tecniche dell’acquaforte e dell’acquatinta tra il 1796 e il 1798, edita in soli trecento esemplari dallo stesso autore il 6 febbraio 1799 e messa in vendita lo stesso giorno in un negozio di liquori e profumi di calle
Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.
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