Chaperon Nicolas
Chateaudun, ante 1612 - Lione, ca. 1653
FECIT DUO LUMINARIA MAGNA, ET POSUIT IN FIRMAMENTO UT ..
Inventario
Numero inventario: S-FN992
Inventario precedente: FN34706
Cronologia matrice: Sec. XVII
Collocazione: Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Nazionale; Pio; volume 8F.PIO
Autori
Incisore: Chaperon Nicolas (ante 1612/ 1653 ca.)
Inventore: Sanzio Raffaello (1483/ 1520)
Ambito culturale: francese
Soggetto
Identificazione: DIO CREA IL SOLE E LA LUNA
Titolo proprio: FECIT DUO LUMINARIA MAGNA, ET POSUIT IN FIRMAMENTO UT .. (da stampa)
Serie: SACRAE HISTORIAE ACTAFondo: Fondo PioCronologia
Datazione: 1649
Dati tecnici
Misure foglio: mm. 191 x 320
Materia e tecnica: acquaforte
Stato di conservazione: mediocre (foxing, carta ingiallita)
Osservazioni:
Osservazioni: Tra i migliori allievi di Simon Vouet, Nicolas Chaperon si trasferì a Roma nel 1642 e si affiancò allo stile classicista di Nicolas Poussin. Fu proprio quest'ultimo pittore che, tramite l'incarico ricevuto dal re di Francia, gli commissionò le 54 lastre incise raffiguranti le più famose pitture di Raffaello. Se ne conoscono 4 stati presentati con due frontespizi (come da tradizione quindi 52 riproducenti i dipinti e due frontespizi): il più raro presenta nel frontespizio la parole Ille ego sum Raphael e la seconda tavola senza la dedica, il secondo ha la dedica e l'aggiunta cum Privilegio Regis, il terzo con l'aggiunta nel cippo presente nel frontespizio Lutetiae Parisiorum e con l'excudit del Mariette, infine il quarto ritoccato e pubblicato tra Sei e Settecento (British Museum,
L,66.2).
Ogni tavola è doppiamente firmata, R.V.I. ovvero Raphael Urbinas Invenit e N.C.F. equivalente di Nicolas Chaperon Fecit, presentando due frontespizi molto suggestivi: in uno il medesimo peintre-graveur è raffigurato affianco alla statua di Raffaello incoronata dalla Fama (vedi
S-FN989), nel secondo è riprodotto il
profeta Isaia (tratto dall'affresco di Raffaello in Sant'Agostino) al di sotto del cartiglio con la dedica al consigliere del re, Gilles Renard, con la data di esecuzione dell'opera.
Le tavole sono fin dalla data della loro esecuzione considerate le più fedeli agli affreschi e le più vicine al gusto classico in voga in quegli anni tra Roma e Parigi.
Bibliografia
- K.H. Von Heinecken, Idée générale d'une collection complète d'estampes, Leipzig-Wien, 1771, IV, p. 33
- G. G. Gandellini, Notizie degl'intagliatori con osservazioni critiche aggiunte dal padre Luigi De Angelis, 1810, p. 267
- T. Euboeus, Catalogue des Estampes, Gravées d'aprés Raphael, Frankfurt, 1819, II, p. 41
- G. K. Nagler, Die Monogrammisten und diejenigen und unbekannten Künstler aller Schulen, Bezeichnung ihrer Werke eines figürlichen Zeichens, der Initialen des Namens, der Abbreviatur desselben, 1835, II, p. 492
- R. Dumesnil, Le peintre-Graveur Français, 1842, VI, p. 215
- C. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, 1850, I (ma edizione 1970), p. 629
- J. D. Passavant, Raphael d'Urbin et son pére Giovanni Santi, 2 voll, Paris, 1860, II, p. 169
- N. Dacos, Le Logge di Raffaello. Maestro e bottega di fronte all'antico, Roma, 1977, p. 5
- Raphael invenit, pp. 86-89 e rispettive tavole
- S. Laveissiere, D. Jacquot, G. Kazerouni, Nicolas Chaperon 1612-1654-55. Du graveur au peintre retrouvé, Nimes, 1999
Opera originale
Opera finale/originale: AFFRESCO
Soggetto opera finale/originale: DIO CREA IL SOLE E LA LUNA
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Fonti e documenti di riferimento
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