Lanfranco Giovanni / Badalocchio Sisto
Parma, 1582 - Roma, 1647
Parma, 1585 - Ordegno, 1647
HISTORIA DEL TESTAMENTO VECCHIO DIPINTA IN ROMA NEL ..
Inventario
Numero inventario: S-FN974
Inventario precedente: FN34688
Cronologia matrice: 1615
Collocazione: Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Nazionale; Pio; volume 8F.PIO
Autori
Incisore: Lanfranco Giovanni (1582/ 1647)
Incisore: Badalocchio Sisto (1585/ 1647)
Autore opera originale: Sanzio Raffaello (1483/ 1520)
Ambito culturale: italiano,emiliano
Soggetto
Identificazione: Vecchio Testamento
Titolo proprio: HISTORIA DEL TESTAMENTO VECCHIO DIPINTA IN ROMA NEL .. (da stampa)
Serie: HISTORIA DEL TESTAMENTO VECCHIOFondo: Fondo PioCronologia
Datazione: 1606-1607
Dati tecnici
Misure foglio: mm. 133 x 180
Materia e tecnica: acquaforte
Stato di conservazione: cattivo (macchie, carta ingiallita)
Editori/Stampatori
Editore: Orlandi Giovanni (attivo Roma/ Napoli 1594 ca./ 1640)
Luogo e data di edizione: Roma (?)
Stato: PRIMO STATO; SENZA DATA E NOME
Osservazioni:
Osservazioni: Prima tra le serie complete dedicate alle Logge Vaticane di Raffaello (1483-1520), questa di Sisto Badalocchio e Giovanni Lanfranco (eseguita in controparte rispetto all'originale) non risulta eccezionale sotto il punto di vista qualitativo del disegno, tuttavia rispecchia l'importanza dedicata alle copie dai grandi maestri del passato e, tramite la dedica apposta in apertura, la stima ed il riconoscimento verso il loro più moderno ed eccezionale maestro quale fu Annibale Carracci. Lo scritto iniziale fu probabilmente redatto da Monsignor Giovan Battista Agucchi (committente e estimatore dei Carracci e protettore di Domenichino). Sono conosciuti differenti stati di pubblicazione: uno ante litteram (ovvero senza la dedica, 1606-1607), la seconda con la dedica (datato 1 gennaio 1607), una terza con l'excudit di Michael Colun di Amsterdam (1614) ed un'ultima con un excudit aggiunto da Claes Jansz Visscher (1638). Quest'ultima è un'edizione piuttosto interessante per il cambio di iconografia: essendo pubblicata per un 'pubblico' ebraico otto su dieci stampe mostrano un'alterazione della figura di Dio cancellata e sostituita con una scritta in ebraico, seguendo un divieto che negava la rappresentazione di Dio sotto forme umane. Tutte le serie dedicate a Raffaello presentano in genere 52 stampe corrispondenti alle storie del Vecchio Testamento affrescate nelle Logge, nell'edizione del 1638 della coppia Lanfranco Badalocchio sono state aggiunte 5 lastre alla serie originale. Sotto il punto di vista tecnico-stilistico, come detto sopra, questa serie non brilla per l'eccellenza del tratto del disegno né per l'attenzione nell'esecuzione dell'acquaforte che in alcuni casi risulta un poco debole. L'interpretazione del soggetto invece risulta libera e in alcuni casi interpretativa in chiave più moderna e seicentesca, forse non ancora pienamente barocca, ma è importante notare l'approccio dei due pittori verso uno degli artisti più ammirati di tutti i tempi, Raffaello.
Modifica iconografica in chiave ebraicaFrontespizio del 1638Bibliografia
- Adam Bartsch, Le peintre graveur, XVIII
- The Illustrated Bartsch, 38
- Giovanni Gori Gandellini, Notizie degl'intagliatori con osservazioni critiche aggiunte dal padre Luigi De Angelis, I, p. 160
- Pierre François Basan et H. L. Basan, Dictionnaire des graveurs anciens et modernes, depuis l'origine de la Gravure, I
- Gori Gandellini, VI, p. 8
- Gori Gandellini, XI p. 298
- P. J. Mariette, Abecedario, édité par Ph. Chennevières et A. De Montaiglon, publié par les 'Archive de l'Art français', 1851, I, p. 50 e III, 1854, p. 56
- P. J. Mariette, Abecedario, édité par Ph. Chennevières et A. De Montaiglon, publié par les 'Archive de l'Art français', 1854, p. 56
- Charles Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, Paris, I, 1850 (ma riedizione 1970), pp. 116-117 (Badalocchio)
- Charles Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, Paris, II, 1856 (ma riedizione 1970), pp. 488-489 (Lanfranco)
- J. D. Passavant, Raphael d'Urbin et son pére Giovanni Santi, 2 voll, Paris, 1860, II, p. 169
- Alfredo Petrucci, Il Caravaggio acquafortista e il mondo calcografico romano, Roma, 1956, p. 51 nota 3
- Liliana Cannizzaro, Un pittore del primo Seicento: Orazio Borgianni, in 'Studi salentini', 13, n. 55, 1962, p. 49
- Nicole Dacos, Le Logge di Raffaello. Maestro e bottega di fronte all'antico, Roma, 1977, pp. 5-6
- Massimo Mussini, La Bibbia di Raffaello. Scienza e "scrittura" nella stampa di riproduzione dei secoli XVI e XVII, introduzione di Arturo Carlo Quintavalle, Brescia, 1979, p. 59-70
- Raphael invenit, 1985, pp. 77-80 e rispettive tavole
- Michael Bury, The Print in Italy, The British Museum, 2001, pp. 141-142
- Massimo Pirondini, Sisto Badalocchio, schede delle opere Giuseppe Berti, Regesto e documenti Elio Monducci, Reggio Emilia, 2004, pp. 24-26
- Erich Schleier, Note sul percorso artistico di Giovanni Lanfranco, in "Giovanni Lanfranco. Un pittore barocco tra Parma, Roma e Napoli", a cura di Enrich Schleier, catalogo della mostra, (Parma-Napoli-Roma) 2001-2002, Milano, 2001, p. 31
- Luca Fiorentino, Orazio Borgianni: i segni incisi, Siena, 2010, Vol. I, pp. 27-28, 56
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Fonti e documenti di riferimento
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