Anonimo
Gemma Pretiosa delle Virtuose Donne
Inventario
Numero inventario: S-FC34565b
Cronologia matrice: Sec. XVII
Collocazione: Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Corsini; Biblioteca Corsini; volume 34I13
Autori
Incisore: Anonimo Disegnatore: Parasole Isabella (?, ca. 1580 - Roma, 1617)
Ambito culturale: italiano,romano
Soggetto
Identificazione: Frontespizio
Titolo proprio: Gemma Pretiosa delle Virtuose Donne (da stampa)
Serie: Gemma Pretiosa delle Virtuose DonneCronologia
Datazione: 1615
Dati tecnici
Misure foglio: mm. 108 x 148
Materia e tecnica: xilografia
Stato di conservazione: discreto (carta ingiallita, macchie)
Opera illustrata
Opera illustrata: Gemma Pretiosa delle Virtuose Donne, Roma 1615
Editori/Stampatori
Editore: Facciotti Guglielmo (attivo Roma 1592/ 1632)
Luogo e data di edizione: Roma (1615)
Osservazioni:
Osservazioni: Il frontespizio introduce al libro di modelli per ricami disegnati da Isabella Parasole(anche nota come Elisabetta o Isabetta), la
Gemma Pretiosa delle Virtuose Donne, pubblicato per la prima volta nel 1598 a Roma e seguito nel 1600 da un
Secondo Libro.
La critica è divisa sull'individuazione dell'esecutore delle xilografie, ma è certo che i modelli furono ideati da
Isabella Catanea, moglie di Rosato Parasole. Cresciuta nel convento di Santa Caterina dei Funari (o Santa Caterina della Rosa), dove imparò l'arte del ricamo, Isabella entrò nella fiorente bottega di stampe della famiglia Parasole nel 1593; qui pubblicò cinque libri di modelli per ricami, tra cui, oltre alla
Pretiosa Gemma, lo
Specchio delle Virtuose Donne (1595), lo
Studio delle Virtuose Dame,
Fiori d'ogni virtù per le Nobili et Honeste Matrone (1610) e il
Teatro delle nobili et virtuose donne (1616).
Nella sua versione completa, la
Gemma Pretiosa raccoglie 34 modelli di ricami, divisi tra punti in aria, punti a reticella, maglia quadra, a tombolo e a mezza mandolina. I motivi includono perlopiù decorazioni floreali e geometriche, ma anche figurazioni più complesse, tra cui gli stemmi degli Sforza Cesarini con l'aquila incoronata, la colonna e l'orso, alternate alle fasce oblique sormontate da una rosa, emblema della famiglia Orsini (
S-FC34567,
S-FC34605) . Ciò ha portato Francesca di Castro (2004) ad ipotizzare che i motivi ideati dalla Parasole fungessero da modello per il corredo nuziale in occasione del matrimonio tra le famiglie Sforza Cesarini e Orsini.
Bibliografia
- A. Lotz., Bibliographie der Modelbücher. Beschreibendes Verzeichnis der Stick-und Spitzenmusterbuücher des 16. und 17 , 1933, pp. 112-116;
- E. Lincoln, Models of Science and Craft: Isabella Parasole's Botanical and Lace Illustrations, Visual Resources 17 (1), 2001, pp.18-22 ;
- M. Pupillo, Gli incisori di Baronio: il maestro “MGF”, Philippe Thomassin, Leonardo e Girolama Parasole (con una nota su Isabella / Isabetta / Elisabetta Parasole) Baronio e le sue fonti, a cura di L. Gulia, Centro Studi Sorani “Vincenzo Patriarca”, Sora 2009, pp. 831-866;
- F. Di Castro, Isabella Catanea Parasole e il teatro delle nobili e virtuose donne, Strenna dei Romanisti LXV, 2004, pp. 227-240 ;
- M. Pupillo, Elisabetta Parasole e il suo doppio: vicende virtuali e reali di una disegnatrice di moda, dal monastero di Santa Caterina della Rosa al mercato editoriale romano, Fra doppi muri: cultura e arte claustrale femminile a Roma in età moderna, a cura di Saverio Sturm e Sabrina Norlander Eliasson, 2023, pp. 153-163.
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Proprieta' dell'Accademia dei Lincei
Provenienza: deposito; Accademia dei Lincei; 1895
Fonti e documenti di riferimento
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