Anonimo

ORNATI

Inventario

Numero inventario: S-CL2333_12816
Inventario matrice: M-1463_5
Cronologia matrice: Sec. XVIII
Collocazione: Calcografia; campionario 150

Autori

Incisore: Anonimo
Disegnatore: Cerini Pietro (notizie 1725)
Inventore: Cerini Pietro (notizie 1725)
Ambito culturale: italiano

Soggetto

Identificazione: ORNATI
Titolo proprio: ORNATI (dato)
Serie: FOGLIAMI E FREGI IN STILE DEL SECOLO XVII

Cronologia

Datazione: 1700-1709 (INIZIO Sec. XVIII)

Dati tecnici

Misure: mm. 106 x 283
Misure foglio: mm. 281 x 393
Materia e tecnica: bulino
Stato di conservazione: discreto (foxing)

Osservazioni:

Osservazioni: La serie, realizzata a partire dai disegni di Pietro Cerini, è composta da dodici fogli raffiguranti diversi motivi ornamentali con foglie d’acanto intrecciate, figure di teste femminili, fiori e festoni di frutti.
L’iscrizione nel frontespizio reca la dedica al marchese del Carpio (1629-1687), ambasciatore spagnolo a Roma e successivamente viceré di Napoli, da parte dell’editore Giovanni Marco Paluzzi, il quale pubblicò la raccolta prima di Domenico de’ Rossi. Di quest’ultimo si conserva ancora la sottoscrizione nel margine inferiore, iscritta su una precedente abrasione. Infatti, altri esemplari a stampa del frontespizio riportano il nome dell’incisore Nicola Billy il Vecchio, successivamente cancellato dalla matrice (Vienna, MAK, inv. KI 5866-1). Questo stato viene pubblicato probabilmente tra il 1676 e il 1682, anni in cui il marchese del Carpio si trovava a Roma come ambasciatore, prima di trasferirsi a Napoli.
Domenico de’ Rossi pubblicherà nuovamente la serie, probabilmente tra il 1691 e il 1705, anno in cui viene menzionata per la prima volta nell'Indice (1705).
La serie di motivi ornamentali di Cerini favorì la diffusione di questi elementi decorativi, provenienti dal mondo classico e riadattati a un gusto più barocco, periodo in cui furono particolarmente utilizzati per la decorazione di tavoli, argenteria e stucchi.
Si segnala un’altra versione in controparte della serie, pubblicata a Roma da Matteo Gregorio de’ Rossi nel 1682, senza riferimenti all’inventore o all’incisore, e dedicata a Camillo Piazza, vescovo di Dragonia (Madrid, Real Academia de San Fernando, inv. C-48-051a).
Guilmard segnala l’esistenza di una copia in controparte eseguita in Germania (Guilmard 1880, p. 321, n. 50).
Un'altra versione, raffigurante esclusivamente il motivo decorativo e priva di dedica, presenta la sottoscrizione di Domenico Bonavera (Brescia, Musei Civici di Arte e Storia, Pinacoteca Tosio Martinengo, inv. 1590).

Bibliografia

  • D. Gilmard, Les maitres ornemanistes: dessinateurs, peintres, architectes, sculpteurs et graveurs…, Parigi, 1880  
  • A. Grelle Iusco (a cura di), Indice delle stampe De' Rossi. Contributo alla storia di una Stamperia romana, 1996, p. 496 [rif. p. 92, c. 2, 1735];
  • Katalog der Ornamentstichsammlung der Staatlichen Kunstbibliothek Berlin, 1936, p. 88, n. 583  
  • F. Parrilla, Da Roma alla corte madrilena. La circolazione dei repertori a stampa di ornamento e decorazione tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo, Torino, 2019, pp. 8-10  
  • C.A. Petrucci, Catalogo generale delle stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla Regia Calcografia di Roma, 1463, p. 160, 1934
  • C.A. Petrucci, Catalogo generale delle stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla Calcografia Nazionale, 1463, p. 215, 1953

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Fonti e documenti di riferimento

Immagine: 8070
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