Osservazioni:

Osservazioni: Il soggetto dell'incisione è derivato dagli affreschi perduti di Giulio Romano e Giovan Francesco Penni a Trinità dei Monti. Indicata dalla critica come copia (Raphael invenit 1995, p. 222, cat.5), la matrice è invece da riconoscere tra i lavori originali di Marcantonio Raimondi (sull'argomento già Grelle Iusco 1996, pp. 466-467 e p. 69, c. 1). Gli accertamenti sull'originalità della lastra sono stati condotti in Istituto attraverso attente verifiche del tracciato segnico inciso sul rame, il quale certamente denuncia abbondanti interventi postumi, finalizzati al ripristino dell'inciso e alla stampabilità della matrice (già Zani 1821, p. 323, sull'esemplare del Gabinetto Reale di Dresda lesse la scritta a penna: "Marcantonio f. Nic van Aelst restituit", attribuendo all'editore fiammingo la parziale rielaborazione della matrice). Al contempo il tracciato rivela la corrispondenza della matrice, seppure in ultimo stato, alle stampe ritenute unanimemente di Marcantonio. Non solo per la esatta sovrapponibilità dei segni, da osservare sul rame anche al di sotto o al di fuori dei radicali ritocchi, ma per la inequivocabile presenza di una cricca (ossia un difetto originale del metallo) evidente sulla matrice e nelle relative stampe del bolognese nel margine in alto, sopra la colonna più esterna del tempio.
Giovanna Scaloni