Van Heemskerck Maarten / De Jode Gerard

Heemskerk, 1498 - Haarlem, 1574
Nijmegen, 1508-1517 - Anversa, 1591

NOMINA EX QUIBUS DESUMPTA EST DIONISVS LIBRO QUINTO

Inventario

Numero inventario: M-592_5
Inventario storico di categoria: 592/5
Nuovo inventario di categoria: 1472
Stampa corrispondente: S-CL2300_10108, S-FN23195
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Van Heemskerck Maarten (1498/ 1574)
Incisore: De Jode Gerard (1508-1517/ 1591)

Soggetto

Titolo proprio: NOMINA EX QUIBUS DESUMPTA EST DIONISVS LIBRO QUINTO
Serie: I trionfi dei romani
Denominazione raccolta: De Rossi

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1565-1596 (Sec. XVI)

Dati tecnici

Materia e tecnica: bulino
Misure: mm. 161 x 371

Osservazioni:

Osservazioni: L’opera è citata nell’Indice De’ Rossi del 1735 (p. 16, c. 1) come Roma antica di Stefano Du Pérac Parigino, intagliata a bulino da Francesco Villamena co’ trionfi de’ Romani antichi, intagliati a bulino da Jacopo Lauro in dodici fogli reali grandi.
Nel Riscontro del 1738 si evidenzia che le matrici costitutive dell'opera sono venti. Errata è l'attribuzione al Villamena, che ne curò soltanto una edizione (cfr. FRUTAZ l962, 1, p. 67, n. XXII), di questa pianta di Roma - in otto fogli - in realtà disegnata e incisa dal Du Pérac nel 1574: rimasta nella bottega dei Vaccaro, ove sembra sia stata inizialmente edita, almeno fino al 1614 (cfr. Indice della stamperia Vaccaro, del 1614, in EHRLE 1908, p. 63), essa passò poi al Villamena e successivamente fu acquisita da Giovanni Giacomo De Rossi.

Errata è anche l'attribuzione al Lauro dei Trionfi (Amplissimi... Triumphi) - in quattro fogli corrispondenti a dodici matrici - già ricondotti (così in ASHBY 1916, pp. 20-21; HOLLSTEIN s.d., IX, p. 202, nn. 403-414) nell'ambito di Gerard de Jode, il cui nome, con il primo luogo di edizione, Anversa, risulta dal frontespizio nello stato pertinente alla prima edizione nota della serie (esemplare in Roma, Biblioteca della British School at Rome, inv. 097.6.18.1). 
La serie dei Trionfi verrà ristampata in numerose edizioni successive a quella di Gerard de Jode (Anversa, Cornelis de Jode 1596; Roma, Gottfried van Schaych 1618; Roma, I edizione di Giovanni Giacomo De Rossi; Roma, ristampa De Rossi; Roma, II edizione De Rossi). 
Non è improbabile che il nome del Lauro indizi un passaggio di proprietà da collocare fra l'edizione Van Schaych e la prima edizione De Rossi.
[GRELLE IUSCO 1996, p. 379, rif. p. 16, n. 1, 1735]

Bibliografia

  • A. Grelle Iusco (a cura di), Indice delle stampe De' Rossi. Contributo alla storia di una Stamperia romana, 1996, p. 379 [rif. p. 16, n. 1, 1735]
  • Indice delle stampe De Rossi, 16, c. 1, 1735
  • Indice delle stampe De Rossi, 9, c. 1, 1677

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
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