Per i nomi degli autori (M.A. Baudrand, l. Mattei, N. Sanson, G. Sanson, G. Cantelli, F. Brunacci, A. Lubin, G. Ameti, N. Cantelli, G. Chafrion, F. Titi, A. Cerruti, G.A. Magini, abate Moroncelli, R. Ottens, C. Floro) e degli incisori (G. Widman, G. Lhuillier, G. Falda, S. Roger, F. Donia, V. Mariotti, C. Botzot, A. Barbey, Giuseppe e Gaspare Pietrasanta, G. Petroschi, A. Specchi) e per le date delle singole carte, desumibili dalla collazione (in GRELLE 1996, pp. 515-532) fra esemplari a stampa di diverso stato, matrici e menzioni nelle più antiche edizioni dell'INDICE, si rinvia all'APPENDICE I (Il Mercurio Geografico). [GRELLE IUSCO 1996, p. 375, rif. pp. 3-8, nn. 1-185, 1735] Volumi completi digitalizzati della Biblioteca Nacional de España.
Nel Riscontro del 1738 le matrici incise risultano centottantasette, inclusi i frontespizi dei due tomi, l'uno di Robert van Audenaerd da disegno del Baciccio, l'altro attribuito a Pietro Santi Bartoli. Nelle raccolte dell'Istituto se ne sono rinvenute soltanto centoquarantuno relative a tavole rimaste in uso e tre (nn. inv. R164, R174, M-1249_R13) utilizzate nel verso all'inizio dell'Ottocento per incisioni rispettivamente di Pietro Savorelli, di un artista ignoto (entrambi da Michelangelo) e di Giuseppe D'Este; a queste - una delle quali (n. inv. M-1249_R13) ampiamente ritagliata al momento della riutilizzazione - sono da aggiungere due frammenti (nn. inv. M-1394_R110 e M-1394_R126) quasi certamente pertinenti alle Poste di Germania, riutilizzati, nel secolo XIX, per incisioni di V. Feoli da A. Desgodets.
La serie è descritta quale libro a decorrere dall'AGGIUNTA del 1686. Venne edita per la prima volta in tomo unico (frontespizio e cinquantanove tavole) da Giovanni Giacomo De Rossi probabilmente nel 1686, riproposta ancora in unico tomo da Giovanni Giacomo nel l689 (frontespizio e ottantacinque tavole) e dal figlio Domenico nel 1691 (frontespizio e cento tavole) e riedita in due tomi da Domenico De Rossi nel 1692 (due frontespizi e centoventitre tavole). Ristampata successivamente almeno una volta, con una sequenza delle tavole conforme a quella nell'INDICE, venne progressivamente integrata sino ad includere nel 1724 tutte le centottantacinque lastre poi acquistate nel 1738 dalla Camera Apostolica. Nel 1741 la Calcografia Camerale ne curò una edizione integrale ma strutturalmente analoga aquella precedente, inserendovi due nuove tavole appena eseguite (Corso del Po di G. Petroschi: matrice n. inv. M-1522_3; Sabina di G. Petroschi da G.C. Cigni: matrice n. inv. M-1520_72). Al 1745 ed al 1768 risalgono le due ultime integrazioni (rispettivamente: Stato Generale della Toscana di G. Petroschi da G.C. Cigni, matrice non ritrovata; Corsica di R. Vangondy, matrice non ritrovata) antecedenti lo smembramento e la parziale distruzione dell'opera (cfr. GRELLE, cit.).
Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.
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