È frequente (così in KÜHN 1979, p. 281) ma errata l’attribuzione di queste Vestigie (Ager Puteolanus) al Villamena, che in realtà ne curò un’edizione nel 1620 (esemplare in Roma, ICG-GS, FC1150 vol. 26L23) antecedente quella di Giovanni Giacomo De Rossi del 1652 (cfr. matrice M-1434_1).
[GRELLE IUSCO 1996, p. 380, rif. p. 16, n. 7, 1735]
Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.
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