Anonimo
Ritratto di Giuseppe Garibaldi, di profilo
Inventario
Numero inventario: F-P183
Inventario settore: P183
Collocazione: Istituto Nazionale per la Grafica; Calcografia: Collezioni fotografiche; Scatola A
Autore
Autore: AnonimoSoggetto
Identificazione soggetto: Garibaldi, Giuseppe - Ritratto
Titolo: Ritratto di Giuseppe Garibaldi, di profilo
Motivazione titolo: del catalogatore
Fondo: Fondo Coppola Fabrizy
Oggetto
Oggetto: positivo; carte-de-visite
Cronologia
Datazione: 1863-1866 ca. (XIX)
Dati tecnici
Misure: supporto primario; mm 86 x 54
Tecnica: albumina/ carta; BN
Osservazioni
Osservazioni: L'immagine è una delle tante riduzioni in carte-de-visite da uno dei vari ritratti di Garibaldi eseguiti in studio in formato maggiore. L'aspetto del Generale, la foggia del mantello, la forma ovale dell'immagine, sembrerebbero rimandare, molto probabilmente, ai ritratti di Garibaldi eseguiti nello studo dei fratelli Bernieri a Torino, nel 1863, per i quali si confronti ad esempio l'immagine della collezione Siegert, attribuita appunto a Luigi Bernieri, in B. von Dewitz, D. Siegert, K. Schuller-Procopovici (a cura di), Italien Sehen un Sterben. Photographien der Zeit des Risorgimento (1845-1870), catalogo mostra, Heidelberg: Braus, 1994, p. 66 (scheda di M. F. Bonetti, p. 264, cat. n. 62). Fotografi ufficiali della corte sabauda, con studio in via della Zecca 8, Cesare (patriota e garibaldino che aveva partecipato anche alla Spedizione dei Mille) e Luigi Bernieri ripresero fino al 1870 numerose personalità, distinguendosi particolarmente per la qualità dei loro ritratti, più volte lodati nelle riviste fotografiche dell'epoca. Tra questi si ricordano proprio quelli di Mazzini e Garibaldi che Dall'Ongaro aveva segnalato per la particolare cura e per la loro emblematicità in un articolo del 1863 (Sull'influenza della fotografia nell'arte, in "La Camera Oscura", I, n. 15, 16 novembre 1863, pp. 171-173 [p. 172]), nel quale riferisce anche: "Vedete nel profilo di Garibaldi la calma del leone e il colpo d'occhio sicuro del tattico", descrizione che sembra calzare all'immagine catalogata. In questa, del resto, Garibaldi appare con il viso piuttosto stanco e segnato da rughe, i capelli radi e la barba imbiancata, come nelle diverse raffigurazioni pittoriche o nelle litografie tratte da fotografie risalenti agli anni 1863-1866. Inoltre, è proprio dalle fotografie dei fratelli Bernieri che derivano molte delle copie e dei fotomontaggi eseguiti poi da altri studi fotografici, non sempre noti, grazie ai quali fu più facilmente e capillarmente diffusa l'immagine del Generale. Pe
Condizione giuridica
Condizione giuridica: Proprietà dello Stato; Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Provenienza: donazione; Coppola Giulia; 1980
Fonti e documenti di riferimento
Documentazione fotografica: Documentazione allegata
FTAN: 920030
Bibliografia